LA PARTITA - Bonucci, alla Sardegna Arena, non ha sbagliato nulla. In difesa, limitando praticamente allo zero assoluto i pericoli prodotti dall'attacco dei sardi, che non più tardi di quattro giorni fa aveva segnato tre gol in trasferta a Verona senza il proprio faro, Leonardo Pavoletti. Con o senza il centravanti boa al centro dell'area bianconera, la squadra di Rolando Maran non ha trovato alcuna palla gol da segnalare, tanto da lasciare Wojciech Szczesny senza voto al termine della partita. Non bastasse, Bonucci è decisivo anche in attacco: il difensore stacca indisturbato al centro dell'area e porta in vantaggio la Juventus, mettendo la partita in discesa per la Vecchia Signora fin dalla prima mezz'ora di gioco.
PAROLE DA CAPITANO - A partita finita, Bonucci non ha finito di essere decisivo. Lo fa a parole, soprattutto nei confronti di Moise Kean: "Kean doveva pensare a esultare con la squadra, ad abbracciarci tutti insieme. Sapeva anche lui che avrebbe dovuto fare qualcosa di diverso. Colpa a 50 e 50: Moise ha sbagliato, la curva ha sbagliato. Dobbiamo essere da esempio, dobbiamo crescere come sistema calcio". Non solo, però, perché spiega a tutti i tifosi bianconeri che qualsiasi azione, qualsiasi gol, qualsiasi vittoria, non è frutto del caso: "Sapevamo che marcando a zona lasciavano quella zona per il terzo tempo. L'avevamo preparato in allenamento. Non abbiamo mai avuto difficoltà". Atteggiamento da leader, da capitano. Il vero Bonucci, sul campo e a livello emotivo, sembra essere tornato.
Felice di aver festeggiato con un gol la 250ª presenza in Serie A con la maglia della Juve, la corsa continua! #LB19 #FinoAllaFine pic.twitter.com/fLSWqT60CA
— Leonardo Bonucci (@bonucci_leo19) April 2, 2019