CAPITANO - «Finalmente ce l’ho fatta..(ride). Ho sempre interpretato il mio ruolo dentro lo spogliatoio, ora sono il più vecchio del gruppo e l’esempio, la responsabilità e l’orgoglio di portare questa maglia dovranno essere ancora più forti. Essere d’esempio, ma un buon capitano deve avere soprattutto un buon gruppo alle spalle. Noi siamo riusciti a vincere un Europeo anche grazie alla forza del gruppo. In questi giorni sto vedendo nella Juventus la voglia di stare insieme e l’entusiasmo. Bisogna essere duri quando serve e sorridere quando si può fare. In allenamento c’è un clima di entusiasmo e i nuovi sono molto importanti».
EREDITA' CHIELLINI - «Pesante, perché nella sua ventennale carriera alla Juve è stato un esempio con Buffon e Del Piero. Spero di aver appreso i suoi tanti pregi, io cercherò di essere me stesso e di mettermi a disposizione. Quando mi ha lasciato la fascia Giorgio mi ha detto “ora sono affari tuoi…”, perché dopo un anno in cui la Juve non ha vinto ripartire non è facile, la società sta facendo investimenti importanti per tornare subito al top, sta a noi creare l’alchimia per riportare la Juve dove merita».
DYBALA VICE L'ANNO SCORSO? - «Un po’ ero rimasto male, ma il fastidio è durato un pomeriggio. Sapevo quale fosse il mio ruolo e che dovevo fare il mio, aiutando il mister nella gestione dello spogliatoio. È stato uno stimolo per una stagione che fino a dicembre, prima degli infortuni, è stata di altissimo livello».
CHAMPIONS - «Quando sono arrivato qui il sogno era fare una grande carriera e vincere tutto, il 90% mi è riuscito, manca quella piccola parte che a noi juventini fa male. Speriamo in questi due anni di contratto che mi restano di ritrovare stabilità a livello europeo. Vincere è sempre difficile, il primo passo devono essere i quarti, poi ci vuole anche fortuna. In una stagione cosi particolare può succedere di tutto, quindi perché non credere al futuro bianconero in Europa?».
DI MARIA E POGBA - «Leadership, qualità ed esperienza per competere su tutti i fronti. Abbiamo un bel mix di giovani che portano entusiasmo e i nuovi arrivati ci danno una spinta in più».
NUMERI DI MARIA - «Sì, ma il problema è che tu sai che li farà, ma la palla non gliela togli lo stesso. Per le qualità che ha e per la carriera è stato molto sottovalutato. È il giocatore più completo della A perché al talento aggiunge l’esperienza: per fortuna ha scelto la Juventus».
POGBA - «Molto bene, ha capito che la Juventus di oggi è forse un gradino indietro rispetto a quella che aveva lasciato lui. È al centro del progetto e del gruppo, sarà fondamentale. Quando l’ho rivisto gli ho chiesto di togliersi gli orecchini per l’allenamento.. scherzi a parte, gli ho detto che avevamo un grande bisogno del Pogba che conosciamo, che io il vero Paul a Manchester non l’ho mai visto e ora mi aspetto di rivederlo alla Juve».
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