4
Leonardo Bonucci si racconta. Dopo il ritiro, ecco una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Qui la prima parte: "Sono in equilibrio con me stesso, ho fatto una doppia esperienza all’estero, ora mi godo la famiglia e a luglio inizierò il corso da allenatore a Coverciano". 

Juventus, le parole di Bonucci nell'intervista alla Gazzetta dello Sport: 'Ecco il mio sogno'


MOMENTI BRUTTI - "Più che brutti li definirei duri, ma propedeutici a quelli belli, come l’eliminazione dai due Mondiali. Dopo il secondo ho avuto la fortuna d’incontrare Vialli, grandissima persona, che su una panchina a Coverciano mi disse: 'Sei uno dei più vecchi, devi reagire, non pensare che tutto sia finito'. Senza quello forse non ci sarebbe stato l’Europeo 2021, uno dei ricordi più dolci. Le finali di Champions sono state dolorose come l’addio alla Juve, però di bello c’è stato un percorso lunghissimo di successi. Non potevo chiedere di meglio".

ADDIO ALLA JUVE - "Una cicatrice che fa ancora male. Mi sarebbe piaciuto un finale diverso, però forse non è ancora arrivato. Dopo la rabbia iniziale ho riflettuto, ci siamo confrontati e rinunciare all’azione legale è stata la cosa giusta, perché per me la Juve è sempre stata tutto, da quando giocavo a pallone in camera con mio fratello. L’amore resta intatto".

CR7 - "Portare Cristiano sembrava significasse vincere la Champions ma il calcio non è una scienza esatta. Cristiano ci ha dato tanto come mentalità. A volte in campo s’incaponiva nel cercare la giocata, ma a un fuoriclasse va concesso: con lui partivamo sempre 1-0. Come tutti i numeri uno aveva bisogno dei suoi spazi, anche a Gigi succedeva". 

BUFFON - "Assolutamente sì, purtroppo non siamo riusciti a regalargli la Champions. Ringrazio per aver giocato tanti anni con lui. Difficilmente ci sarà un altro portiere come lui in futuro, è inavvicinabile". 

NUOVO BONUCCI - "Ho due figli maschi, magari verrà fuori uno dei due... Calafiori può diventare un grande difensore ma non è Bonucci. In una grande squadra le pressioni saranno diverse. Nel calcio di oggi le mie caratteristiche sono più utili, i difensori crescono meno bravi nell’uno contro uno ma più portati a impostare, leggere il gioco e riempire lo spazio. Buongiorno ha grandi doti sia nella marcatura sia nel gioco: è intelligente e ha valori importanti". 

IL SOGNO - "Il mio sogno è alzare la Champions da tecnico della Juventus visto che non ci sono riuscito da giocatore. Se Giorgio dovesse essere l’a.d. il rapporto sarebbe doppio, professionale e d’amicizia... Prima però tutti e due abbiamo un percorso da fare". 

MODELLI - "Mi piace la tattica e Conte ha cambiato il calcio, non solo la Juve, aprendo al gioco di posizione. Oggi è più di movimento, Mancini coi cinque canali ci ha permesso di vincere un Europeo. Nella gestione Allegri, Lippi e Ancelotti ti danno tanto. Studierò per trovare il giusto mix e migliorare il mio carattere".