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Roberto Boninsegna, ex attaccante di Juve ed Inter, ha rilasciato un'intervista a Tuttosport, in cui ha parlato dello scambio Lukaku-Vlahovic: "Sono entrambi delle prime punte, il serbo è tutto mancino, il belga un uomo d’area, che gioca con e per la squadra. Vlahovic è un ragazzo interessante e, per quello che ha fatto vedere in campo, Allegri sarà anche soddisfatto di lui, ma se è stato messo sul mercato vuol dire che non ha la piena fiducia del tecnico. Lukaku in campo ha sempre fatto bene e per il gioco di Allegri sembra più funzionale. Certo, il problema si porrebbe se dovessero coesistere".

LE CIFRE - "Ho letto dei 40-50 milioni di conguaglio: penso che se il Chelsea è intenzionato a chiudere l’operazione, l’ostacolo della cifra è superabilissimo. Semmai il problema può essere un altro, capire la volontà di Vlahovic".

IL SUO PASSAGGIO DA INTER A JUVE - "È vero, all’inizio non ci volevo andare, a Torino. Mi sentivo una bandiera inamovibile nerazzurra. Dissi al presidente Fraizzoli: “Alla Juve ci andrà lei”. Ma la società aveva già deciso. E a quei tempi non c’erano molte possibilità di trattare, eri vincolato: o accettavi o venivi messo fuori rosa. Fui obbligato ad accettare. Oggi dico: “Meno male”. In bianconero ho trascorso tre anni splendidi, in una società che era anche una famiglia eccezionale. E ho vinto tanto, due scudetti, una Coppa Italia e una Coppa Uefa di cui conservo ancora il trofeo in miniatura. Ma quella era una squadra talmente forte, gli undici titolari erano tutti da Nazionale".

OBIETTIVO SCUDETTO? - "Assolutamente sì. Infatti, sta allestendo una squadra per vincere il campionato".

SU CHIESA E IL MODULO - "Vuol dire che Chiesa si deve adattare e fare la seconda punta. Lui è un esterno che si trova meglio sulla fascia, ma nelle due amichevoli che la Juve ha giocato negli Stati Uniti è sempre stato utilizzato come seconda punta. Un’indicazione chiara su ciò che pensa l’allenatore".