CARRIERA – Omic è arrivato alla Juventus nell’estate del 2019 dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanili del Salisburgo. In parallelo, il centrocampista ha fatto esperienza internazionale grazie alle convocazioni nelle nazionali giovani dell’Austria (tra Under 15 e Under 17 ha raccolto 20 presenze e 8 reti). Nella passata stagione, grazie alle sue qualità, divenne un imprescindibile dell’Under 17 bianconera allenata da Pedone che lo schierava, quando a disposizione, sempre nell’undici titolare per essere ripagato con grandi prestazioni e 6 gol. Quest’anno Omic ha giocato 9 partite e collezionato 460 minuti in campo tra campionato e Coppa Italia.
PROFILO – Sempre per citare Bonatti nel post Juve-Fiorentina: “Nel calcio di oggi un giocatore deve saper fare più cose”. Sotto questo punto di vista, Ervin Omic se la cava già piuttosto bene. Benché si trovi ancora all’inizio, o poco più avanti, del suo percorso di crescita e maturità come calciatore. Omic è un centrocampista centrale capace di fare le due fasi. Gioca, solitamente, qualche metro più indietro rispetto ai compagni di reparto ma non è raro vederlo avanzare con la palla tra i piedi. In fase di non possesso dimostra tutta la sua generosità nel rincorrere gli avversari e nell’andare a strappare la palla con una grinta e, al contempo, una pulizia che permettono alla squadra di interrompere l’offensiva avversaria e ripartire. In questo caso, un’altra dote di Omic è quella di vedere gli inserimenti degli attaccanti che è capace di servire con lanci lunghi e precisi a sorprendere le difese. A tutti questi ingredienti, aggiunge un pizzico di fantasia che gli permette di trovare imbucate per i compagni in spazi strettissimi. Un centrocampista completo, che interpreta il ruolo in maniera moderna e che, di questo passo, metterà sempre più in difficoltà Bonatti quando ci sarà da stilare la lista degli undici titolari.