
Bologna-Juve 0-1, le pagelle: Dybala torna al gol, Perin salva Allegri
Da Bernardeschi MVP a Dybala match-winner, le pagelle sono nella nostra gallery dedicata!
PERIN 7 - Serviva calma. Occorreva dare sicurezza. Perché davanti la Juve ha dovuto riportare i remi in barca e far sfogare un Bologna disperatamente alla ricerca di una salvezza che forse meriterebbe. Ecco: nel primo tempo, i bianconeri non avevano mai subito così tanti tiri in porta. Perin li ha visti tutti sfilari. Salvo esaltarsi nel finale, quando più contava...


DE SCIGLIO 6 - Con Dijks non era facile, ma il vero avversario era certamente Poli. Ovunque, sì. Ma soprattutto spericolato stantuffo sulla sinistra. Buone diagonali e qualche peccato veniale: nulla di trascendentale, e - roba importante - nessun disastro.

BONUCCI 5 - Soriano e Sansone mettono in campo tutte le loro doti: velocità, intesa e qualità. Poi c'è Santander, che è un affare personale di Bonucci. Misure mai davvero prese, difficoltà sempre presenti. Non è stata la migliore risposta a quanto prodotto a Madrid.

RUGANI 5.5 - Un po' meno impacciato, un po' troppo nella sua comfort zone. Da quell'angolino di terreno non scappa, e per fortuna il Bologna ha problemi con gli ultimi passaggi. Negli uno contro uno, comunque, si sono viste buone risposte.

ALEX SANDRO 5 - Madrid è nella sua mente e nella sua prestazione: la sua fortuna è che Mihajlovic non disponga della stessa qualità dell'amico Simeone. Fa fatica. E' un periodo. Un lungo periodo.

DAL 59' DYBALA 7 - Quel pallone è stato un cioccolatino che la sorte, il caso, il destino, ha deciso che l'argentino dovesse scartare proprio in quel momento. Dybala lo guarda, lo prende, lo scarica spiazzando Skorupski. Un rigore in movimento che sa di piccola rinascita. Chiaro, restano altre mille incognite. A partire dal ruolo che dovrebbe ricoprire in campo.

BERNARDESCHI 7 - La generosità alla fine comporta anche qualche errore, di quelli che però perdoni volentieri perché il cuore è sempre più importante di tutto il resto. Federico non si limita a quello: raddoppia, inventa, prova giocate. E' il brio che non si è visto nella gara più importante. O che si è visto troppo tardi.

DAL'87' CHIELLINI s.v. - Carica. Nient'altro.

BENTANCUR 5 - All'inizio è disastroso, poi cresce. E cresce bene. Strappando, breakando, chiudendo i varchi in mediana e proponendosi come alternativa offensiva quando i tenori in avanti sono bloccati al primo scatto. Questione di condizione fisica? Chissà. Ma sarebbe troppo riduttivo.

MATUIDI 6.5 - Sprazzi di vero Matuidi che un po' rincuorano, perché il vero segreto di questa squadra è che, quando il francese riesce a svolgere senza problemi il suo lavoro, la Juve quasi si ritrova un uomo in più. In un centrocampo in crisi, ne esce alla grande.

DAL 78' PJANIC s.v. - Stava male, stringe i denti per la causa. Applausi per questo.

CANCELO 5 - Ruolo indefinito, così come la prestazione. Inizia basso, prosegue alto, ritorna basso. Situazione tattica paradossale, che gli avrà creato non poche crisi esistenziali .

MANDZUKIC 5.5 - Quanto conta, Mario Mandzukic, quando è palesemente fuori forma? Il giusto. Conta la presenza, la personalità. Conta la grinta e lo scatto al novantesimo. Per carità: non chiedetegli altro, sennò è un casino.

RONALDO 5 - In area, il pallone gli scivola come una saponetta tra le mani bagnate. E tutto quel nervosismo di cui si è parlato, quello accumulato tra fischi e frustrazione nel post Wanda Metropolitano, non si è trasformato in carica. Si è trasformato in altro nervosismo. Giornata no. Periodo no. Oh, può capitare anche agli extraterrestri.

ALLEGRI 5 - Il primo tempo urla i 'soliti' problemi, la ripresa è più una questione di cuore che di aggiustamenti tattici. Un pizzico di merito ce l'ha. Facile indovinare Dybala: ora da lui si riparta per quell'impresa lì.
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