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Valeri Bojinov, ex attaccante della Juventus e della Fiorentina, ha rilasciato un'intervista in esclusiva a IlBianconero. Tra i temi affrontati, oltre all'ultima partita vinta dai bianconeri proprio contro i viola, la mancanza di una figura come Alessandro Del Piero in società.

Non solo, Bojinov svela anche cosa gli disse un giovanissimo Dusan Vlahovic quando aveva solo 15 anni. Di seguito l'intervista.
 

Bojinov, l'intervista su Vlahovic, Allegri e il possibile arrivo di Del Piero 




La Juventus ha battuto la Fiorentina, che peso ha questo successo?
"Seconda vittoria consecutiva dopo la coppa italia, questa vittoria darà consapevolezza in più alla squadra visto che erano diverse partite che non vincevano. E' un dato positivo.  La Juve deve tornare in Champions League. Vittoria contro una squadra molto forte, con Italiano che fa giocare molto bene le squadre, con concetti di gioco, automatismi ben chiari. Chiaro poi che la rosa della Juve è più forte, con un organico superiore"

Nonostante la vittoria sono arrivate critiche per la prestazione...
"Partendo dal presupposto che quando sei nella Juve, sia da giocatore che da allenatore, l'unico obiettivo è avere il risultato, vincere trofei ed essere competitivi. Sicuramente se dobbiamo guardare il gioco, che la squadra non gira come tuti vogliono, in questo momento fa fatica la Juve, soprattutto dal punto di vista del possesso."


Come giudica l'operato di Allegri?
"Non sono nessuno per giudicare mister Allegri ma bisogna dire che lui ha sempre vinto dovunque è stato. Lui ha sicuramente un suo modello, un suo schema di gioco. Ci sono tanti componenti che magari non conosciamo dietro le quinte. Comunicazione, allenamenti.  C'era Sarri e si criticava Sarri, c'era Conte, vinceva gli scudetti ma c'era sempre qualche malumore. Con Allegri due finali di Champions, non è un caso, al di là che c'erano giocatori diversi. Io non lo critico."

Non è più la Juve del passato però...
"Quando ero io nella Juventus c'erano Buffon, Del Piero, Trezeguet, Nedved, Chiellini, Camoranesi. Quello che mi hanno insegnato è che qua giochi per vincere. L'unica cosa che conta è questo; una sconfitta è una tragedia, il pareggio uguale. "

Ha nominato grandi campioni, servirebbe una figura come Del Piero o Chiellini in società?
"Non capisco, ho avuto modo di giocare con questi uomini. Giocatori che hanno fatto la storia, sono persone che meritano tanto rispetto e tanta fiducia, io fossi la Juve li metterei dentro la società, gli darei un ruolo importante. Il loro tempo arriverà, se non è oggi sarà domani. Bandiere così importanti,  mi è strano personalmente non vederle in società."

Sono pronti quindi per ricoprire un ruolo dirigenziale?
"Dicono che non hanno esperienza, 25 anni di calcio ti danno già tanta esperienza, può darsi che sui numeri ci sia bisogno che qualcuno gli dia una mano ma quello che hanno passato nessuno può toglierlo, sicuro che prima o poi lavoreranno in queste squadre."

Tornando al campo, ha conosciuto Vlahovic quando era nelle giovanili del Partizan, sta rispettando le aspettative?
"Dusan l'ho conosciuto, quando aveva 15 anni mi diceva: "Diventerò come Ibrahimovic, so che devo lavorare, che ho talento ma devo lavorare". Infatti lavora tantissimo per diventare quello che tutti si aspettano. Secondo me, nella Juve non dico che sei penalizzato ma lì sei uno come gli altri."

Ci sono tante differenze tra giocare nella Juve e nella Fiorentina?
"Non sei il pupillo come era alla Fiorentina quando tutti giocavano per lui. Quando arrivi alla Juve e sei uno dei più pagati è la tana dei lupi. Ognuno vuole sopravvivere rispetto all'altro, ognuno ti vuole rubare il pane, c'è tanta concorrenza, o sei al top e fai la differenza ogni partita o c'è un altro che aspetta e scalpita."

Molti tifosi pensano che Allegri non lo metta nelle migliori condizioni...
"Può darsi che la Juve domani cambi Allegri e arrivi Thiago Motta, magari Vlahovic impazzisce perché il mister lo mette in condizioni per farlo segnare e tutto è programmato su di lui. Ma non solo lui, discorso che vale anche per Chiesa."

Ci spieghi...
"Chiesa lo terrei. Anche nell'ultima partita ha giocato da attaccante ma non è attaccante. Ha bisogno di spazi, di dribblare, dentro fa fatica, anche se con Dusan si trova bene ma si devono mettere in condizioni. Se io prendo Bremer e lo metto terzino destro lo perdo, devono mettere in condizioni di poter esprimersi al meglio per fare la differenza."