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Tramite il proprio sito ufficiale, la Juventus ha ricordato l'estate del 1984, caratterizzata dalla vittoria dell'Europeo della Francia di Michel Platini:

"Non con la sola Italia i giocatori della Juve hanno trascorso un'estate da campioni d'Europa. Nel 1984, Michel Platini è l'assoluto protagonista: scudetto e Coppa delle Coppe in bianconero, titolo di capocannoniere in Serie A e trascinatore straordinario della Francia che ottiene in casa il primo titolo internazionale anche e soprattutto grazie alle 9 reti che realizza. Un record a tutt'oggi imbattuto, nessuno è mai riuscito a fare altrettanto in una singola edizione. 

MICHEL COME GLI AZZURRI

Anche Hurrà Juventus vive con grande orgoglio l'exploit di Platini. Anche perché tutta l'Italia tifa bianconera ha il piacere di avere tifato per lui senza distrazioni, visto che la Nazionale italiana – due soli anni dopo il trionfo Mundial – non è riuscita a qualificarsi per la fase finale. Il mensile fa pure di più, ricordando come proprio la presenza di giocatori juventini sia risultata decisiva, sia a Madrid dove andò in scena Italia-Germania (con le reti di Paolo Rossi e Marco Tardelli), sia a Parigi, dove Michel ha colpito su punizione nell'ultimo atto con la Spagna. La foto riprodotta lo vede esultare in copertina di Onze, rivista francese nata nel 1976, ovviamente entusiasta di poter raccontare il trionfo dei Bleus.

LA GRANDEZZA DI PLATINI

Una tale consacrazione di Platini – non che ne avesse bisogno, visto che già nel 1983 aveva vinto il primo dei suoi 3 Palloni d'Oro – porta a interrogarsi ulteriormente sulla sua statura di fuoriclasse. Decisamente importante è il contributo che su Hurrà offre Vladimiro Caminiti, acuto giornalista che vede in Michel l'esempio di un giocatore moderno, capace di sfuggire a semplici classificazioni e – come tale – in grado di imprimere un carattere camaleontico alla sua Juve: «Platini esprime una totale le indifferenza ai ruoli ed alle costrizioni, il suo modo di giocare evade e sfugge da ogni schema obbligatorio. Platini è al di sopra della squadra. Esprime una mancanza di condizionamenti, allarga quando dovrebbe stringere, va dietro quando dovrebbe andare avanti. É un rifinitore e non una punta, ma nessuno ha il suo senso del gol».

LA JUVE IN TOURNÉE

Come ogni estate e ancor più in una così soddisfacente, la Juve calamita attenzioni enormi sulla stagione che va ad iniziare. Ancor più perché si reca nel continente americano a disputare due partite: una in Canada, contro il Toronto Blizzard; l'altra a New York, contro i Cosmos. La Juve vince la prima e perde la seconda, Platini scende in campo – anche se Prandelli lo sostituisce nella prima -, ovviamente su di lui ci sono gli occhi addosso di tutti. Caminiti racconta ai lettori di Hurrà di avere incontrato nell'occasione Umberto Agnelli ed è impossibile non portare il discorso sul Re degli Europei. Definito dal Dottore «forse più grande e completo di Sivori, però anche più freddo. Sivori era un trascinatore di popolo». Con questo “distacco” il 10 della Juventus guiderà la squadra a vincere tutto ciò c'è da conquistare, definendo un'epoca dominata dal suo ineguagliabile stile".