Non ha riservato sorprese particolari il bilancio della Juventus, in chiusura con una perdita di circa 200 milioni di euro e in rosso per la settima volta consecutiva. Su questo risultato, come scrive Tuttosport, pesa molto l'esclusione dalle coppe europee - la differenza rispetto all'esercizio precedente, non a caso, sta proprio in quegli 80-100 milioni di euro non introitati dalla Uefa -, ma sarà interessante anche capire a quanto ammonta il risparmio sul monte ingaggi e gli ammortamenti rispetto al 30 giugno 2023, in attesa dei tagli drastici di questa estate che avranno riflessi nel prossimo futuro.
Bilancio Juventus: cosa serve per tornare in positivo
A questo proposito - sottolinea ancora il quotidiano - "per centrare l'obiettivo di tornare in terreno positivo nel 2026-27 la dirigenza bianconera dovrà continuare sulla linea del contenimento dei costi, pur mantenendo la squadra competitiva (e la campagna acquisti sontuosa di quest'estate, con nove acquisti per una spesa intorno ai 200 milioni, ne è la testimonianza), ma nello stesso tempo incrementare i ricavi. Così diventano fondamentale non soltanto il ritorno in Champions, la Supercoppa italiana in Arabia e il Mondiale per Club per avere più risorse, ma occorre trovare lo sponsor di maglia perché Jeep garantiva 45 milioni l'anno".