commenta
Federico Bernardeschi ha partecipato alla conferenza stampa odierna dal ritiro della Nazionale, a Coverciano. 

CR7 - "Manca il gol? Non è un problema. Ha cambiato già il Paese e la società, normale: è un uomo, ha bisogno di ambientamento. Tra un po' di mesi ci chiederemo quando smetterà... Un aneddoto? Quello che fa sul campo è sotto gli occhi di tutti. Io posso dire che è un ragazzo eccezionale, che ha portato molto alla Juventus e molto porterà. È un professionista esemplare, oltre che essere un fuoriclasse assoluto. o ho il piacere di vederlo tutti i giorni e credo che per un giovane questo sia un tesoro. Cerco di rubargli il più possibile, senza che mi faccia paura: bisogna cercare di prendere tutto quello che ha da dare, rimanendo poi fermo nella tua mentalità. È un valore aggiunto per tutti noi. È un perfezionista, fuori dal campo è un ragazzo normale e in gruppo è veramente un positivo"

RONALDO AZZURRO - "Difficile dire chi può essere il CR7 di quest'Italia. Ci sono tanti giocatori forti, i giovani sono importanti. Serve pazienza, che da n gruppo giovane non ci si possono aspettare grandi risultati. Dobbiamo ripartire con l'obiettivo di ridare lustro all'Italia. Sacrificio, pazienza, umiltà e lavoro di tutti". 

INTERNO - "E' un privilegio per me, accetto il ruolo di interno offensivo. Non sarà un problema imparare nuovi automatismi. Ruolo nuovo, sì. Ma anche Allegri mi prova lì in settimana. Servirà pazienza, l'importante è avere la voglia di applicarsi". 

ALLARME STRANIERI - "C'è ancora delusione per la mancata qualificazione al Mondiale. Ognuno l'ha mostrata a suo modo. Un'esperienza brutta, ma passata: dobbiamo guardare avanti e reagire. Noi calciatori con il mister si deve riportare la Nazionale dove merita di stare. Non andare in Russia è stata una delusione, tocca assumersi le responsabilità. Da lì si riparte, insieme. Una volta toccato il fondo dobbiamo risalire tutti insieme e tirarci su le maniche. Gli italiani? Penso abbia ragione. Dobbiamo crederci di più. Prima ne giocavano di più, ma non è una questione di talento. Eravamo visti in un modo diverso. Molti anni fa si vedevano molti più giocatori italiani, e si lanciavano molto più i giovani. Se non fosse stato così, non sarebbero mai arrivati i Totti, i Del Piero, i Nesta, i Maldini".

SIMBOLO - "Credo che faccia bene a tutti quando un giocatore italiano esprima il meglio di sé. E' una questione importante da affrontare, dobbiamo impegnarci sempre di più per far sì che questo avvenga. Esempio Francia? Ogni calciatore deve avere la voglia di sacrificarsi come base di partenza. Se un giocatore è forte e merita la nazionale, non vedo perché non possa andarci. Dobbiamo aprirci a livello mentale: il mondo cambia e assieme al mondo cambia il calcio. Se noi italiani allarghiamo le nostre vedute credo che sia un bene per tutti".

UN MINUTO CONTA - "Ci credo davvero. Un giocatore deve dimostrare il proprio valore quando viene chiamato in causa. Poi ci sono tanti fattori, ma un giocatore deve prepararsi a pochi minuti come a una partita da titolare. Per il bene della squadra e per un fatto di coerenza, credo che sia fondamentale. Ci deve essere da tutti questa mentalità".

RESTARE - "Rimanere è facile perché si sta bene, ma tutti amano il proprio Paese. Se un giocatore ha la possibilità di andare all'estero per crescere, non vedo perché dire di no. Per come la penso io, non credo ci sia un problema".

IL RUOLO - "L'obiettivo è giocare, lavoro ogni giorno. Nell'ultimo anno sono maturato a livello mentale. La Juve mi ha fatto benissimo, sono diventato un uomo. Credo che la differenza in questo sport sia la testa e credo fermamente nella mia testa e nelle mie possibilità mentali, al di là delle qualità e dei moduli. Quando hai raggiunto una certa consapevolezza, devi costantemente allenare i tuoi punti di forza. Essere alla Juve è un privilegio, è uno dei primi cinque club in Europa: ogni giorno devi dare il massimo. E prepararsi a vincere è più importante che vincere".

FUTURO ESTERO - "Non credo... Al momento non è nelle mie idee: sto bene alla Juventus e voglio continuare alla Juventus. Poi quello che succederà non lo so, ma sto bene. Schiacciati da CR7? Porta solo cose positive. Aver portato un campione di quel calibro in Italia fa bene a tutto il Paese, a tutti i tifosi italiani. Non vedo cose negative".

SZCZESNY - "Rido perché lui fa ridere sempre. Ne abbiamo parlato, ci siamo presi in giro, non vediamo l'ora di incontrarci in campo. Loro sono forti, sono un'ottima squadra".

ANTI JUVE - "Ci sono tante squadre forti quest'anno, dall'Inter al Napoli, dalla Roma al Milan che è cresciuto. Sarà davvero difficile: ora sono passate appena tre giornate, è un po' difficile capire come sarà in futuro. Credo che il livello della Serie A si sia alzato tantissimo".