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Sembra trascorsa un’eternità da quando Federico Bernardeschi - nonostante l’endorsement dei tifosi sulla maglia più prestigiosa - si presentò alla Juventus con il numero 33 sulla schiena e queste parole: “E’ giusto che io debba dimostrare di poter indossare la 10, il prossimo anno vedremo”. Nove mesi di tirocinio bianconero più tardi, la sicurezza è aumentata progressivamente: “Mi sento maturo, durante quest’anno sono cresciuto come calciatore e come uomo”.

MASSIMO RISULTATO - Comunque vadano le ultime quattro partite che la Juve 2017-18 dovrà affrontare, la sensazione è che difficilmente Bernardeschi non potrà essere titolare nella squadra di domani. Al netto di un infortunio al ginocchio che ne ha rallentato la scalata - non riuscendo tuttavia a fargli chiudere in anticipo la stagione - il fantasista carrarino non ha mai smesso di offrire risposte importanti a dirigenza e allenatore. Persino al ritorno in campo, con pochi minuti nelle gambe e la capacità di guadagnarsi comunque un calcio di punizione decisivo per la corsa scudetto (contro l’Inter a San Siro). Quello che stupisce del Berna bianconero è proprio il talento nel ricavare il massimo risultato dal minor tempo a disposizione: lo dimostrano i 5 gol, ma ancora di più i 7 assist in stagione (uno ogni 144’, una media migliore del “re” Douglas Costa).

FEDE NEL FUTURO - In un mercato estivo che può rivoluzionare la Juventus in ogni suo reparto, Bernardeschi appare come una solida certezza nel patrimonio bianconero: il club ci ha puntato forte, spingendo in una trattativa quasi infinita con la Fiorentina e investendo 40 milioni con la consapevolezza di essersi assicurato “il futuro” (parola di Marotta). Il dubbio, adesso, riguarda piuttosto l’identità di chi farà spazio a Federico nella Juve che verrà. Se è vero che il cambiamento potrebbe interessare anche la panchina, sembra complicato non vedere una presenza sempre maggiore del classe ’94 sulla fascia destra dell’attacco (lì è dove l’ha utilizzato quasi sempre Allegri, lì è dove ha dimostrato di saper incidere di più). Il probabile addio di Mario Mandzukic libererà un posto sulla trequarti, mentre sul fronte Paulo Dybala - come vi abbiamo anticipato negli scorsi mesi - tutto può ancora accadere. Come a dire che Bernardeschi dovrà forse attendere ancora per prendersi la 10, ma non per conquistare il posto fisso. Basta avere Fede…

@mcarapex