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"Bernardeschi dimostrerà di essere da Juve" ha detto non molto tempo fa Mino Raiola. La società l'ha aspettato, questo è il quarto anno in bianconero. E forse non lo aspetterà più. Cambiano gli allenatori, ma Berna continua a trovare poco spazio: con Pirlo ha giocato 15 partite e appena tre da titolare, un totale di poco meno di 400' e un futuro che stavolta sembra davvero lontano da Torino.

FLOP - Il giocatore non riesce a trovare una collocazione in bianconero: esterno d'attacco, trequartista... con Sarri ha fatto addirittura la mezz'ala, ruolo che secondo l'ex allenatore sarebbe stato l'ideale per Federico. Anche in quella posizione però i risultati sono stati negativi. La Juve ha aspettato invano per quattro anni quell'esplosione tanto attesa quando nell'estate del 2017 hanno investito 40 milioni per prenderlo dalla Fiorentina. Prima gli è stato dato tempo perché aveva risentito del salto in una big, poi c'è stato il periodo d'ambientamento...

FATTORE EUROPEO - Ora i bonus sono finiti: il contratto di Bernardeschi con la Juve scade nel 2022 e la società non vuole perderlo a zero. Il rinnovo al momento non è un'opzione probabile, il giocatore è finito indietro nelle gerarchie di Pirlo e anche lui vuole trovare continuità per giocarsi un posto all'Europeo in programma a giugno. Se non sarà alla Juve lo farà altrove, Paratici gli cercherà una soluzione per permettere al club di monetizzare e non arrivare a un anno dalla scadenza.

RITORNI DI FIAMMA - I rapporti con Raiola sono ottimi e a gennaio verrà fatto un punto sul futuro di Berna. Potrebbero riaprirsi le piste con Napoli e Lione, col le quali c'era stata una trattativa in estate ma l'operazione non si era chiusa; all'orizzonte potrebbero nascere nuove opportunità per il giocatore e per la Juve, che sta valutando l'addio di Federico Bernardeschi.