La vittoria con l’Atalanta sembra lontanissima. Eppure era solo il 23 novembre. Da quel momento la vittoria con l’Atletico Madrid in Champions e due pericolosi stop in campionato: prima il Sassuolo, poi la Lazio. I punti di domanda sono più di uno: Cuadrado ha retto alla grande in questa prima parte di stagione, costruendosi credibilità come terzino destro. Ma a Roma sono venuti fuori tutti i suoi limiti: spesso nervoso, ha sofferto la fisicità di Lulic, crollando sotto i colpi di un indiavolato Correa. Per completare l’opera ha abbattuto Lazzari, lasciando in 10 i bianconeri. Ma se Sarri continua a preferirlo a Danilo (subentrato con scarsi risultati) e De Sciglio, significa che le alternative sono meno rassicuranti del colombiano. E a sinistra da oltre 3 mesi si va avanti con il solo Alex Sandro, pure in sofferenza con la Lazio.
Il centrocampo si è invece scoperto inopinatamente corto. Matuidi continua a fare il suo, ma regala poca brillantezza alla manovra. Pjanic non riesce mai a tirare il fiato, Emre Can sembra il lontano parente del giocatore ammirato a Liverpool e in alcuni frangenti lo scorso anno. Bentancur, uno dei migliori nelle ultime giornate, si è infortunato, andandosi ad aggiungere a Khedira, fuori fino a marzo. Ramsey è perennemente in difficoltà fisica, Rabiot è ancora un oggetto misterioso. Nelle prossime gare Sarri sarà costretto ad adattare sulla mediana Cuadrado, lo stesso Ramsey o Bernardeschi. Già, perché tra le spine c’è anche il nazionale azzurro ex Fiorentina. Beccato dai fischi allo Stadium, il numero 33 ha deluso anche contro la Lazio. Oramai è un caso.
La Juve rallenta, ma non è solo colpa di Sarri. E’ vero, il decantato gioco che l’ex Napoli e Chelsea doveva portare si vede a sprazzi. Con la Lazio i primi 25 minuti della Juve sono stati di qualità, così come il gol di Ronaldo è stato frutto di una bella triangolazione tra il portoghese e Bentancur. Quello che però emerge dalle recenti difficoltà è che qualcosa, in sede di mercato, non è stata fatta correttamente. Rabiot non ha ancora mostrato le qualità che gli si attribuivano, Ramsey è partito forte per poi essere fermato dagli infortuni, come sempre successo in carriera. Demiral non è ancora all’altezza, Danilo è sparito tra problemi fisici e prove opache, De Ligt è in crescita ma ha avuto più bassi che alti. Poi, perché cedere in prestito Pellegrini, che poteva essere utile a sinistra? Si salva solo Higuain, che doveva andar via. Errori su più fronti, a Sarri il compito di rigenerare la Juve.