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Bernardeschi contro lo Stadium, con l'Udinese è sfida doppia
A META' - Sarri è a corto di scelte in mezzo al campo e pure dietro le punte nonostante il ritorno tra i convocati di Douglas Costa e Aaron Ramsey che però non hanno assolutamente i 90 minuti nelle gambe e partiranno dalla panchina. Bernardeschi in tutto questo ha offerto prestazioni rassicuranti dal punto di vista dell'equilibrio. E' il primo a pressare le fonti di gioco degli avversari, fino ad avanzare alla stessa altezza di Ronaldo e Dybala (o Higuain) quando gli altri iniziano l'azione. Un lavoro sporco, che porta via energie fisiche e mentali. Un lavoro che non riempie gli occhi come una dribbling o l'ultimo passaggio che però rientrano tra i compiti principali di chi gioca dietro le punte.
AMBIENTAMENTO - Proprio i tanti errori di scelta, i passaggi sbagliati ed i tempi raramente giusti quando c'è da chiudere l'azione fanno innervosire il popolo bianconero che però ha preso di mira il numero 33 tant'è che quando la Juve gioca in casa Bernardeschi viene spesso beccato al primo errore. Un'assenza di tatto e pazienza nei confronti di un calciatore che vive un momento no, gioca in un ruolo sostanzialmente nuovo ed avrebbe bisogno di sostegno più che di fischi. La svolta, da parte sua, deve essere prima di tutto mentale perché non è facile entrare in campo sapendo già di essere oggetto delle rumorose critiche del tuo popolo. Oggi contro l'Udinese la sfida è doppia: Bernardeschi dovrà convincere contro i friulani per zittire i mugugni dell'Allianz.
@lorebetto
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