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La Juventus è in lotta per lo scudetto ed erano anni che i bianconeri a questo punto della stagione non si trovavano così in alto. L'ultimo campionato vinto rimane quello con Maurizio Sarri allenatore, nella stagione 2019/2020. Anche di questo, ha parlato Loris Beoni, ex collaboratore di Sarri alla Juve. La sua intervista in esclusiva a IlBianconero. 

L'ultimo scudetto vinto dalla Juve con Sarri, più soddisfazione o rabbia per come è finita?
"Credo prevalga il sentimento positivo, quello della soddisfazione, di aver vinto il campionato, duro faticoso ma bello. E' stato un campionato affascinante, importante, credo siamo stati bravi, Maurizio in primis a raggiungere l'obiettivo".

Cosa non ha funzionato tra la Juve e Sarri?
"Prima di tutto è stato poco valorizzato il lavoro fatto in quell'anno e lo dimostrano le difficoltà della Juve nelle ultime stagioni. Detto questo credo che non siano state viste le potenzialità di programmare un lavoro più a lungo termine".

Critiche anche sul gioco...
"Se ci si aspettava calcio spettacolo dopo un anno non si capisce di calcio ma nonostante tutto è riuscito a vincere il campionato, è stato un obiettivo importante ed sarebbe stato importante dare continuità".

Si aspettava che Rabiot diventasse questo giocatore?
"Lo sapevo che fosse così forte, I miei amici lo sanno bene, gli dicevo che Rabiot era un grande giocatore, non fece male in quella stagione, veniva da un periodo chiaramente di fermo in cui non aveva giocato. E' un giocatore che si doveva ambientare, non si è espresso al massimo ma ha fatto un buon campionato. Ha dimostrato che era un giocatore di estrema importanza, lo apprezzavo molto, avevamo intuito che c'erano potenzialità"

Quindi la società deve fare tutto per rinnovarlo..
"Lo sanno loro quello che sono le volontà, anche dal punto di vista economico, il giocatore è di valore europeo con caratteristiche importante, buona tecnica, ha caratteristiche da Juventus, poi deciderà la società se rinnovarlo".

Come valuta la stagione di Sarri alla Lazio?
"Non lo so, non l'ho risentito quest'anno, al di fuori posso dire che dopo aver fatto un'annata strepitosa con il secondo posto insperato, credo abbia un po'  pagato le uscite che ci sono state e non sono state rimpiazziate in maniera adeguata, La Lazio non è un a squadra abituata a stare ai vertici ma comunque campionato all'altezza delle prerogative, si sta giocando il quarto posto".