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Nella lunga intervista realizzata con Tuttosport, Rodrigo Bentancur ha anche raccontato un obiettivo sfumato quando era alla Juventus: "Volevamo la Champions, non esserci riusciti ci ha frustrato e molto. Il mio giudizio generale sui miei anni in bianconero è però che sono stati fantastici, sono cresciuto tantissimo. Il club mi ha dato tutto sotto ogni aspetto, la tifoseria mi è sempre stata vicina. La Juve è stata la mia famiglia, il sentimento non muta né cambierà mai. Auguro loro trionfi in serie e ogni bene.

LE MOTIVAZIONI DELL'ADDIO - "La realtà è che dopo essere rimasto così a lungo alla Juve, avevo bisogno di un cambio. Di aria, di campionato, di obiettivi, di tipo di calcio. Arrivare in Premier è stato un salto di qualità importante, se non avessi fatto le cose per bene adesso non sarei qui a parlare con te." LA SFIDA CON IL MILAN - "In Champions abbiamo beccato il Milan, sono due grandi club che stanno tornando a livelli d'eccellenza. La sfida si deciderà a centrocampo, loro hanno giocatori meravigliosi. ma in Europa sono fondamentali le seconde palle. E poi i rossoneri facciano attenzione al nostro reparto avanzato. Kane, Son e Kulusevski, che ora ha recuperato, possono risolvere le partite in ogni istante. 

SULL'URUGUAY E IL MONDIALE - "Il calcio in Sudamerica ha uno stile differente di quello europeo, la differenza principale è nel modo di viverlo. Noi lo viviamo come se ogni minuto fosse l'ultimo. A livello di Nazionale, Uruguay, Argentina, Italia e Inghilterra sono squadre pazzesche. La aspetto questa Coppa del Mondo ma non sono ansiosissimo, intanto penso all'ultima partita con il Tottenham. Non devi pensare al Qatar, a come risparmiare energie. L'Uruguay ha Valverde, uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, Nunez, il pistolero Suarez, Cavani e tutti gli altri: ha la chance di disputare un gran torneo".