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Nel corso dei tanti affari di mercato condotti nel passato recente, la Juventus ha creato un asse con l’Al-Duhail a cui ha ceduto ben tre giocatori: Medhi Benatia, Mario Mandzukic e il nord-coreano Kwang-song Han. La notizia che in pochi sanno, e rivelata da Calciomercato.com a firma Pippo Russo, è che la Juve ha ricevuto una multa dalla Fifa di 40 mila franchi svizzeri per la cessione di Benatia al club qatariota. In particolare, il club bianconero è stato sanzionato per aver violato alcune norme che normano i trasferimenti

Tutto ruota ad un problema rilevato dai tecnici del TMS Fifa (Transfer Matching System), il sistema di controllo sui trasferimenti internazionali, che evidenzia la seguente clausola: “L'Al-Duhail con la presente dichiara e garantisce alla Juventus che: fino al 30 giugno 2021 il calciatore non dovrà essere tesserato da uno dei Top Club italiani che militano in Serie A (cioè SSC Napoli, AC Milan, FC Internazionale, AS Roma e SS Lazio) e col club francese PSG. In caso d'infrazione di quanto dichiarato e garantito (sopra), l'Al-Duhail dovrà pagare alla Juventus un ammontare netto di 5.000.000 di euro immediatamente dopo il tesseramento del giocatore da parte di uno dei club menzionati al punto d)".

LE NORME – “Il TMS segna due anomalie rispetto al Regolamento sullo Statuto e il Trasferimento dei Calciatori (RSTP, acronimo in inglese), edizione 2018, relative all'articolo 18bis paragrafo 1, e all'articolo 4, paragrafo 3 dell'allegato 3”. L’articolo 18bis paragrafo 1 stabilisce che: “Nessun club deve stipulare un contratto che dia possibilità al/ai club controparte/i, e viceversa, o a ogni terza parte, di acquisire la possibilità d'influenzare la sua indipendenza in materia di reclutamento (employment) e trasferimenti, le sue politiche e le performance della sua squadra”. Il secondo (articolo 4, par. 3 dell’allegato 3) contiene: “La lista dei documenti che le società devono presentare nel momento in cui depositano un contratto di trasferimento internazionale. Fra i tanti documenti figura una “declaration on third party payments or influence”. Dunque i club devono dichiarare se il contratto di cessione preveda un pagamento a una terza parte e/o delle condizioni di influenza”.

LE INFRAZIONI – “Secondo quella proposta dal TMS, suffragata dalla giurisprudenza del Comitato Disciplinare della Fifa, la clausola proposta dalla Juventus e accettata dall'Al-Duhail rientra nel territorio della “influence”. Infatti, se si pone al club acquirente un limite (e che limite!) sull'eventuale futura cessione dei diritti del calciatore, con tanto di costosa penale da pagare in caso d'infrazione, siamo pienamente in un caso di “influence”. Il club acquirente non ha piena libertà di decidere sull'utilizzo di un suo calciatore come asset di mercato. E il dettato della norma, nel bizantinismo, su questo aspetto è molto chiaro: nessun club deve dar vita a un contratto che dia possibilità al club controparte di influenzarlo e viceversa, relativamente a tesseramento e trasferimenti. Sia il club bianconero che quello qatariota hanno contravvenuto all'articolo 18bis. Inoltre, con riferimento all'articolo 4, comma 3 dell'annesso 3, entrambi hanno mancato di dichiarare che vi fosse nell'accordo una condizione di “influence”. Dunque, infrazione doppia”.

SANZIONE, ANCHE ALL’AL’DUHAIL – Per i motivi sopra citati, la Fifa decise di multare la Juve che – come si legge - non presentò motivazioni sufficienti per ribaltare la sentenza, ma non solo, perché anche l’Al-Duhail, la controparte del trasferimento, ha ricevuto una multa, di 20 mila franchi svizzeri.