MANDZUKIC, DYBALA E…BELOTTI? - Proprio così. Adesso sono avversari, l’attaccante azzurro è diventato un simbolo del Torino, ma qualche anno fa sfiorò l’altra sponda del capoluogo piemontese. Riavvolgiamo il nastro all’anno 2015, estate. La Juve perde Tevez e lo sostituisce con Mandzukic, versando 19 milioni più 2 di bonus all’Atletico Madrid. Serve fantasia, allora altri 40 milioni per Paulo Dybala, ai tempi promettentissimo talento argentino del Palermo, adesso in cerca della conferma di campione. Ma tra i compagni della Joya c'era anche un altro discreto attaccante, che ancora doveva alzare la cresta. Il gallo Belotti.
BALLOTAGGIO - Come riporta Tuttosport, Paratici e Marotta si erano prefissati l’acquisto di un altro attaccante, e tra i nomi alla portata c’era quello del bomber del Torino. Il ds bianconero aveva ottimi rapporti con il suo agente Lancini, lo conosceva fin dai tempi dell’Albinoleffe e ne aveva monitorato la crescita nel club di Zamparini. Un lato della bilancia diceva Belotti, l’altro Simone Zaza, che alla fine fu acquistato dal Sassuolo esercitando il diritto di riacquisto pari a 18 milioni di euro, lasciando Belotti al Palermo. Allora irruppe Cairo, che alzò la posta in gioco a 10 milioni. Il prezzo giusto per consegnargli le chiavi di Torino. Adesso sembra un ossimoro, ma ci fu un tempo in cui Belotti fu davvero vicino alla Juve.