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Un derby per risalire la classifica e non perdere il passo, un derby per rinascere e sollevarsi dai bassifondi della classifica. Sono diverse le poste in palio della stracittadina torinese in programma alle 18, con la Juventus che non può permettersi di lasciare altri punti per strada, lontana 6 punti dalla vetta, e il Torino, terzultimo in classifica, in estrema necessità di risultato nonostante si inizino a vedere i primi sprazzi di gioco. Sarà la sfida degli attaccanti, Cristiano Ronaldo contro Belotti, alla caccia del 100° gol in maglia granata. E pensare che ci fu un tempo in cui le strade del mercato lo avvicinarono alla Juve…

MANDZUKIC, DYBALA E…BELOTTI? - Proprio così. Adesso sono avversari, l’attaccante azzurro è diventato un simbolo del Torino, ma qualche anno fa sfiorò l’altra sponda del capoluogo piemontese. Riavvolgiamo il nastro all’anno 2015, estate. La Juve perde Tevez e lo sostituisce con Mandzukic, versando 19 milioni più 2 di bonus all’Atletico Madrid. Serve fantasia, allora altri 40 milioni per Paulo Dybala, ai tempi promettentissimo talento argentino del Palermo, adesso in cerca della conferma di campione. Ma tra i compagni della Joya c'era anche un altro discreto attaccante, che ancora doveva alzare la cresta. Il gallo Belotti.

BALLOTAGGIO - Come riporta Tuttosport, Paratici e Marotta si erano prefissati l’acquisto di un altro attaccante, e tra i nomi alla portata c’era quello del bomber del Torino. Il ds bianconero aveva ottimi rapporti con il suo agente Lancini, lo conosceva fin dai tempi dell’Albinoleffe e ne aveva monitorato la crescita nel club di Zamparini. Un lato della bilancia diceva Belotti, l’altro Simone Zaza, che alla fine fu acquistato dal Sassuolo esercitando il diritto di riacquisto pari a 18 milioni di euro, lasciando Belotti al Palermo. Allora irruppe Cairo, che alzò la posta in gioco a 10 milioni. Il prezzo giusto per consegnargli le chiavi di Torino. Adesso sembra un ossimoro, ma ci fu un tempo in cui Belotti fu davvero vicino alla Juve.