Bellinazzo al BN: ‘Juventus, senza la Champions il conto dice -80. Esonero Thiago Motta? Pesa, ma è sostenibile’
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Marco Amato
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Domande che abbiamo posto a Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore, e grande esperto di finanza del pallone. Di seguito l’intervista.
L’intervista
Qual è il peso economico di un’eventuale mancata qualificazione in Champions?“Peserebbe molto. Il piano di risanamento della Juventus si basa sulla partecipazione nei prossimi anni alla Champions. Un’eventuale partecipazione all’Europa League può mitigare, ma parliamo di una manifestazione che in termini di premi vale in assoluto un quinto della Champions”.
L’esonero di Thiago Motta e del suo staff costerebbe circa 15 milioni. È una cifra che la Juventus può sostenere?
“E’ una cifra che non manda all’aria i conti ma comunque è un macigno importante. Parliamo di un costo che, eventualmente, si aggiungerebbe ad un mancata qualificazione in Champions nello scenario peggiore. Lo scenario che si è delineato, però, impone di valutare questo sforzo economico. L’esonero non porterebbe certo sfracelli dal punto di vista economico. Di fronte alla prospettiva di non raggiungere la Champions devono esserci delle valutazioni. Ad oggi il conto dice -80, sono più o meno queste le proporzioni della partecipazione in Europa League rispetto alla Champions”.
Uno dei nomi per il post Thiago Motta è quello di Roberto Mancini. Anche in questo caso le chiedo: sarebbe sostenibile?
“Sarebbe economicamente impegnativo. Tutta l’operazione, esonero più ingaggio di un nuovo allenatore, non sarebbe un macigno tale da affossare il bilancio, ma è un’operazione su cui riflettere in un contesto di risanamento dei conti. Pensare ad un Juve in Europa League significa rivedere determinati progetti e rivedere il piano di rientro e magari allungarlo di un anno”.
E magari cedere i pezzi pregiati…
“Per sua fortuna la Juve ha grande patrimonio di calciatori che sono a bilancio a costi bassi, quelli formati nel vivaio. Rispetto ai quali può fare plusvalenze importanti. A patto, poi, di non sbagliare gli innesti”.
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