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Attraverso l'edizione odierna del Corriere della Sera, sono emersi nuovi dettagli sulla battaglia legale tra John, Lapo e Ginevra Elkann, uniti contro la madre Margherita Agnelli. Il quotidiano ha consultato gli atti del procedimento del tribunale di Ginevra, dai quali è stato scoperto che Marella Caracciolo, vedova dell'Avvocato morta nel 2019, ha designato i tre nipoti Elkann come unici eredi, escludendo di fatto la figlia. 

I DUBBI DI MARGHERITA - Per il Corriere della Sera, questi atti confermerebbero i dubbi di Margherita Agnelli sull'esistenza di un altro patrimonio all'estero, motivo per il quale è iniziata la diatriba legale. In ballo ci sarebbe anche "la cassaforte Dicembre", ossia la società che controlla Exor, dunque la maggioranza delle quote di Juventus e Ferrari. Per i tre Elkann, Margherita non è l'erede di Marella: ha rinunciato attraverso un "patto successorio" all'eredità della madre. Aumentano però i dubbi su un altro patrimonio nascosto, mentre i legali dei fratelli Elkann predicano calma. Al Corriere, ecco la risposta degli avvocati: "La tesi di un presunto tesoro nascosto è una storia assai vecchia e da tempo conclusa: tutte le autorità svizzere cui Margherita si era rivolta accusando la madre le hanno dato sempre torto. Margherita de Pahlen ha stipulato gli accordi successori quando la Fiat era in difficoltà ed ha così deciso di preferire, alla Fiat, ingentissime attività liquide e straordinarie opere d’arte. Non ha mai sostenuto di essere stata in alcun modo ingannata o indotta in errore. Ha avuto quello che ha voluto".