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Andrea Barzagli ha parlato anche al Corriere dello Sport, raccontando l'Italia, la Juve e i suoi vecchi compagni. 
 
Barzagli, è pronto a scommettere su Chiellini e Bonucci? 
«A occhi chiusi. Giorgio e Leo sono i cardini dell’Italia, due leader, due veri trascinatori. Lì conosco bene perché sono stati miei compagni per anni e so di che pasta sono fatti: grandi giocatori che si esaltano contro i grandi avversari. Lo hanno dimostrato anche in questo Europeo. Li ho sentiti recentemente, ma... non troppo perché in certi momenti non voglio rompere le scatole (sorride, ndr)». 
 
Un Europeo nel quale, dopo la vittoria contro la Spagna, il “duro” Bonucci non ha trattenuto le lacrime... 
«Mi sono sembrate quelle di un calciatore che ha tante responsabilità addosso e che si è lasciato un po’ andare dopo un successo importante. Anche perché, non dimentichiamolo, è andato in campo stringendo i denti nonostante il fastidio al ginocchio». 
 
Chiellini, invece, è sempre lì a dare cinque ai compagni e a mostrare i pugni dopo ogni intervento vincente. 
«Ha disputato un Europeo super, come tutta la sua carriera. Giorgio è eccezionale e va dato un grande merito a lui e a Leo che trasmettono sicurezza ai ragazzi che hanno intorno. Si è creato un mix perfetto». 
 
La DBC può fermare Kane come ha fatto la BBC, in versione Barzagli, Benatia, Chiellini, quando se lo è trovato di fronte con la maglia del Tottenham, il 7 marzo 2018 in Champions? 
«Kane è un attaccante completo e sapranno gestirlo. Vedrete che studieranno un modo per limitarlo anche se molto dipenderà da come andrà la gara». 
 
Lei che lo ha già sfidato ha qualche consiglio per i suoi amici? 

«E’ un centravanti molto alto e fisico, ma esce anche fuori dalla linea offensiva per giocare. Essendo tecnicamente completo, può far gol in tutti i modi e quindi è difficile da marcare. In questo momento è uno dei migliori attaccanti al mondo, lo dicono i numeri, ma io ho fiducia in Giorgio, Leo e negli altri azzurri». 
 
Peccato solo per l’infortunio di Spinazzola. 

«Gli faccio un grande in bocca al lupo perché quando eravamo insieme alla Juventus si era rotto il crociato e so quello che ha sofferto anche allora. Conoscendolo qualitativamente e fisicamente, non ho dubbi sul fatto che tornerà ad essere un treno su quella fascia. Chi è lo ha mostrato anche durante questo Europeo». 
 
Chiudiamo con altre due persone che conosce bene. La prima è Buffon, nuovo portiere del Parma. 
«Gigi non mi sorprende più nelle sue scelte. Si fa trascinare dalle emozioni e ha spesso ragione. Se si sentiva di tornare a Parma, ha fatto bene. Sogna di andare al Mondiale? E’ giusto che lo faccia». 
 
La seconda è Allegri. 

«Non sono stato così sorpreso dal suo ritorno alla Juventus perché in questi due anni, anche a causa della pandemia, si è creata una “non progettazione” che ha fatto scaturire quello che poi è scaturito. Adesso che sono dovuti ripartire, i dirigenti hanno puntato su qualcuno che conosce bene la piazza e i giocatori. Ad Allegri auguro di rivincere subito». 
 
La Juve torna a essere favorita per il titolo? 

«Mi aspetto un campionato equilibrato. Doveva esserlo anche quello dello scorso anno, ma poi l’Inter lo ha... ammazzato. Il fatto che ci sono stati tanti cambiamenti, rende la Serie A ancora più bella, avvincente e imprevedibile». 
 
Ah, dimenticavo, prima dei saluti mi dice cosa è successo quindici anni fa... 

«E chi se la dimentica quella gioia. La vittoria della finale contro la Francia al Mondiale 2006 è il ricordo più bello della mia carriera, il trionfo di un grande gruppo allenato da un grandissimo tecnico». 

QUI L'INTERVISTA A TUTTOSPORT E GAZZETTA