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Enzo Barrenechea ha le idee chiare. Il centrocampista della Juventus, ora in prestito al Frosinone, ha parlato a Tuttosport raccontandosi: «Frosinone? Sì, sto molto bene, sto giocando e sono molto contento. Siamo entrati nella casa nuova una settimana fa. C’è voluto un po’ di tempo a trovarla perché ci serviva una casa grande visto che siamo in cinque, ho con me tutta la mia famiglia, i miei genitori, mio fratello e mia sorella. Famiglia? Sono andato presto a vivere da solo, quando avevo 13 anni e sono entrato nelle giovanili del Newell’s Old Boys e poi al Sion: ho sempre vissuto da solo. Però la famiglia per me è tutto e stare con loro è tutta un’altra cosa, mi dà qualcosa in più. Quando sono passato alla Juve mi hanno raggiunto tutti a Torino e da allora non ci siamo più separati». 
 
SOULE' E KAIO - «Sì, sono molto contento che Kaio e Mati mi abbiano raggiunto qui a Frosinone. Con Mati ci siamo conosciuti alla Juve e siamo come fratelli, anche le nostre famiglie sono diventate molto amiche e mangiamo spesso l’asado tutti assieme. Con lui e Kaio qua sto ancora meglio. Sia Kaio che Mati mi hanno chiamato, visto che io sono stato il primo a venire qua. Abbiamo parlato del fatto che potevano venire anche loro e mi hanno chiesto un po’ di informazioni, ma ho solo risposto alle loro domande senza insistere per convincerli». 
 
LA SCELTA - «Ho parlato con la Juve, con il Frosinone e assieme alla mia famiglia ho deciso di venire qua perché mi è sembrata la società ideale per continuare a crescere. Il mister e lo staff possano aiutarmi a migliorare e sono molto felice di essere qui». 
 
IN PRIMA SQUADRA - «Allegri mi ha sempre raccomandato di stare sereno e tranquillo, da un punto di vista tecnico e tattico si raccomandava sempre che giocassi la palla in avanti e che tenessi la posizione davanti alla difesa senza farmi superare». 
 
SPOGLIATOIO JUVE - «Lo spogliatoio della Juve è molto unito come è sempre stato, nonostante tutti i problemi dello scorso anno. La fame e la voglia di tornare a vincere sono più forti che mai in tutti i ragazzi. Spero che in questa stagione vada tutto per il verso giusto e che possano portare la Juventus dove merita di stare: tra i più grandi club del mondo». 
 
RITORNO - «Senza dubbio. Ora però il mio obiettivo principale è fare bene qui a Frosinone, giocare più minuti possibile e crescere. Poi in futuro si vedrà...» 
 
MIGLIORAMENTI - «Credo di dover migliorare in tantissime cose. Una delle principali, di cui abbiamo parlato per lavorarci sopra con il mister e con i preparatori atletici, è sicuramente alzare il mio ritmo di gioco. E riuscire a sostenere un ritmo più alto per 90 minuti». 
 
CONTRO LA JUVE - «Sì, ho guardato il calendario e ho visto che giocheremo a dicembre (il 23 a Frosinone, ndr). Sarà sicuramente bello ritrovare i miei vecchi compagni e gli amici che ho lì. Sarà certamente una bella giornata». 
 
SOGNI - «No, quando ero bambino il mio sogno più grande era debuttare in prima squadra. Questo l’ho già realizzato e ovviamente mi sono posto altri obiettivi davanti». 
 
IDOLI E MODELLI - «Il mio idolo da bambino era lo stesso di adesso: Leo Messi (quando la Pulce vinse la prima Champions col Barcellona Barrenechea aveva 5 anni, ndr). Come modelli per il mio ruolo invece cercavo di ispirarmi a Iniesta e a Pirlo. L’anno scorso poi allenandomi con la prima squadra della Juve ho cercato di imparare il più possibile da Locatelli e da Paredes».