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Tommaso Barbieri, il colpo del futuro. E' uno dei giovani più promettenti del calcio italiano e la Juve ci ha messo le mani, portandolo a Torino dal Novara. A raccontarlo ci ha pensato il suo ultimo allenatore, Simone Banchieri, che lo ha cresciuto e lanciato tra i professionisti. A 18 anni appena compiuti è già nell’Under 23 bianconera. Di lui, Banchieri racconta: "Un anno fa, secondo tutti – racconta a Tuttosport - Tommaso avrebbe dovuto fare un anno ancora di giovanili come gli altri, avendo 17 anni, ma io lo avevo allenato negli Allievi e ho subito pensato che dovesse stare in prima squadra. Ero certo che sarebbe stato più bravo della media: a volte il talento nelle punte è più facile da vedere, però io ho subito capito che era un predestinato. Chiamai il direttore di allora e gli dissi che non avevo mai allenato un ragazzo così forte già negli Allievi. Con me nel Novara in prima squadra ha sempre giocato, quando non lo ha fatto era perché era al Mondiale Under 17, convocazione più unica che rara per un ragazzo di Serie C che non sia di proprietà di un top club, o perché infortunato, come nelle gare di playoff in estate. Tommaso ha il talento che rende semplice quello che fa, ma anche l’impegno, l’umiltà e la dedizione che rendono un giovane un potenziale campione. Lui è sempre stato bravo a scuola, di ottima famiglia, sempre puntuale e attento, davvero esemplare: sono aspetti che fanno la differenza. Per me in futuro giocherà in Champions". 

JUVE - "Per noi il suo passaggio alla Juventus è motivo di orgoglio, mi fa pensare all’operazione Bruno Fernandes, con una differenza: il portoghese era arrivato qui già formato calcisticamente, invece Barbieri è stato costruito a Novarello. Io non ho mai avuto dubbi sul valore del ragazzo, anche quando c’era qualcuno che mi faceva notare i suoi errori, senza pensare che stiamo parlando di un 2002".