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Gianluigi Buffon è capitano, bandiera, leggenda nella storia della Juventus. Più di ogni altra definizione, lasciando da parte la retorica, si può chiamarlo semplicemente il numero uno tra i numeri uno. Da quando, nell'estate del 2001, è approdato a Torino dal Parma, sono trascorse 638 presenze tra i pali bianconeri. Di queste, 300 tonde tonde si sono chiuse senza subire gol. Sono trascorsi anche 19 titoli, di cui dieci scudetti, due dei quali cancellati, almeno dal punto di vista dell'albo d'oro, dall'inferno di Calciopoli. Quel tracollo vissuto insieme alla Vecchia Signora, mano nella mano, per tornare vincenti insieme. E dal 2012 una nuova apoteosi, che da sei anni continua senza sosta e che ha arricchito la bacheca di Buffon di trofei e gioie, individuali e di squadra.

GRAZIE GIGI - Resta quel posto vuoto, quello della Champions League, che maledetta continua a sfuggire al portiere di Carrara, per tre volte all'atto finale. C'è ancora tempo, però. Sicuramente ancora questa seconda metà di stagione, poi chissà. Un altro anno, per superare il record di presenze di Paolo Maldini in Serie A e continuare al rincorsa alla massima competizione continentale? Oppure il ritiro, ancora e sempre da numero uno. Buffon compie 40 anni oggi e la Juventus si inchina al suo cospetto e, semplicemente, dice grazie. Dalla società, a chi lo ha allenato, ai compagni di questi 17 anni, ai tifosi. Chiunque viva o abbia vissuto la travolgente passione bianconera, si alza in piedi per il numero uno dei numeri uno. Per chi non ha mai abbandonato la sua Signora. Per chi ha scritto la storia, della Juventus e del calcio.

I migliori dieci momenti di Buffon alla Juventus sono nella nostra gallery dedicata.