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Sogni di una notte di mezza estate o banali utopie? La Juventus scende in campo stasera per l'ultimo test veramente attendibile prima dell'esordio con il Parma in campionato, così, il tempo per cominciare a vedere la mano di Sarri, sembra essere giunto. Non sarà ancora l'ora dei giudizi, quelli, per quanto il campionato chiami, dovranno essere rimandati di ancora qualche mese. Sì, mese, perché nemmeno una partenza positiva/negativa in Serie A sarà già determinante per fare valutazioni. Però, con la giusta chiave di lettura, Atletico-Juventus di stasera a Stoccolma potrebbe già dare un'impronta sul futuro imminente. 

CR7 - Anche nelle prime sgambate in terra d'Oriente, ​è stato facile capire la centralità che ricoprirà Cristiano Ronaldo nella Juventus 2019-2020. Ora però, bisogna incanalare l'estro improvvisato del portoghese dentro i binari di un gioco organizzato: un mese per prendere confidenza con Sarri è passato, così da oggi ogni incontro sarà un crash test via via sempre più determinante. Se confermato il tridente con Higuain e Bernardeschi, Sarri dovrà far vedere che il reparto dialoga con maggior fluidità: specialmente Bernardeschi dovrà essere meno avulso al gioco con la palla (senza, si ​è visto subito tutta la sua disponibilità al sacrificio). In attesa, ovviamente, del debutto di Paulo Dybala (con il Novara non vale, dai): un'alternativa tecnica finora mai avuta a servizio. 

SENZA PALLA - Meccanismi offensivi a parte, sarà fondamentale capire come la squadra reagisca all'idea di pressing alto che ha in mente il tecnico toscano: la retroguardia si ​è trovata spesso isolata, con il centrocampo spaccato, tra un Pjanic talvolta in affanno e qualche errore di troppo in fase di uscita (vedi Matuidi e Rabiot). Così, per De Ligt e Bonucci, ma anche Demiral ed un ritrovato Chiellini, sarà decisivo l'incontro con giocatori di qualità, come Diego Costa, Joao Felix o l'ex Morata. Ma ancor più, sarà importante per tutto il collettivo ritrovare al più presto la coesione in fase di recupero palla, così da scongiurare che i troppi gol subiti in Asia diventino un'abitudine di questa stagione.