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Atalanta-Juve non è stata una partita come le altre per l'arbitro Doveri, che oltre alle difficoltà legate a un match di questo livello, ha dovuto anche gestire quanto successo nel finale di partita con i cori razzisti nei confronti di Dusan Vlahovic. Una prestazione che comunque ha convinto i principali quotidiani sportivi.

"Capito perché Rocchi lo clonerebbe una decina di volte (ci teniamo bassi) per rimpiazzare altrettanti arbitri CAN?", scrive il Corriere dello Sport. "Qualsiasi altro sarebbe uscito con strascichi più o meno pesanti. Al netto del caso-Vlahovic, dove comunque il direttore di gara (e anche presidente) di Roma 1 ha applicato il regolamento (parrebbe, nell’AIA-pensiero, anche quello post-Lukaku), Doveri ha fatto la gara perfetta. Tenendo una soglia del fallo alta (comunque 29 quelli fischiati, dato che sottolinea la di coltà del match) con tre gialli comminati. Molti gli episodi da analizzare, tutti letti alla perfezione dall’arbitro romano. Chapeau".

Di diverso parere invece la Gazzetta dello Sport in merito all'ammonizione di Vlahovic: "Diverse situazioni da area in cui il Var (check) deve intervenire (contatto veniale De Roon-Fagioli; braccia non punibili di Locatelli, Rugani e Alex Sandro) e in cui lui vede che non è rigore su Soppy. Sospende per cori razzisti, ma quel giallo a Vlahovic è un atto notarile."

"Tante proteste ma di rigori non ce n'è", il titolo della moviola per Tuttosport, che in particolare si sofferma sull'episodio di Soppy "per un contatto con Pogba sulla linea dell’area bianconera, ma è lui ad allargare la gamba per cercarlo: fa ancora bene Doveri a non intervenire."