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Premessa: il titolo è provocatorio, perché i tanti che stanotte aspetteranno domani con passione, per vedere due nuove puntate di The Last Dance, lo sanno benissimo. Nessuno è come JordanBe like Mike è solo uno spot pubblicitario, fatto per vendere più integratori alimentari possibili. Detto questo, che coinvolge sia gli aspetti sportivi sia quelli economici, è interessante vedere come si sia creato un modello Jordan di atleta che, dal campione dei Bulls in avanti, si è espanso a tutti gli sport ai massimi livelli. E Cristiano Ronaldo, se non è come Jordan, sicuramente è uno dei suoi figli legittimi. 

Il valore di icona, nel mondo sportivo, c'è sempre stato e difficilmente morirà. Quello che ha fatto Jordan è stato fondere il termine che richiama alla mitologia antica, agli idoli pagani di greci e romani, con un altro, brand, che invece identifica i tempi correnti, che richiama al mondo globalizzato, alle multinazionali. E su questo, c'è poco da replicare, CR7 è un brand, anche solo per il fatto che lo chiamiamo così, con questa sigla. Un uomo da 100 milioni di euro all'anno, secondo Forbes, che guadagna quasi un milione di quei cento da un post pubblicitario su Instagram. Un talento, dal punto di vista sportivo, che obbliga le società in cui gioca a legare la propria immagine al nome stesso del club, legittimando il suo stipendio (nettamente più alto rispetto al resto del gruppo), con un ritorno economico non indifferente. 

E' il valore della fama, conquistata e sudata sul campo, figlia di un'ostinazione senza pari a voler superare i limiti, ma anche di un mondo che non può fare a meno della sua epica sportiva e, pertanto, eleva a celebrità interplanetarie queste figure. Il primo però, quello che ha sfondato ogni barriera, è stato proprio Jordan, che non a caso è lo sportivo - anche se ex - con il giro d'affari più grande al mondo. La sola Air Jordan, che fattura più di 3 miliardi, vale 130 milioni a giro di Terra intorno al Sole all'uomo che ne ha prestato il nome. Numeri con cui non può competere nessuno (CR7 ne prende 16 all'anno dalla marca con il baffo), ma che hanno creato una strada per cui non sarà difficile immaginare come sarà il futuro di gente come Ronaldo, o come LeBron James (che pure ha firmato a vita per la Nike a 500 milioni di dollari), Lionel Messi o Roger Federer. Semidei dello sport in vita, capitali in movimento dopo la carriera: ci si chiede il perché a così pochi venga dato così tanto, eppure si freme, aspettando che arrivi domani per passare ancora due ore ad ammirare le gesta di Jordan in The Last Dance