FUORI DAL CAMPO - Alti e bassi in campo, ma i motivi sono soprattutto extracalcistici. Secondo quanto riporta il quotidiano infatti il giocatore sta facendo fatica ad adattarsi a un nuovo ambiente completamente opposto a quello a cui era abituato: nel passaggio dal Gremio al Barcellona nel 2018 non ne ha risentito più di tanto, la mentalità sudamericana è simile a quella spagnola e anche il clima non è molto diverso. A Torino invece dovrà abituarsi al freddo e alla tranquillità di una città nella quale difficilmente le temperature arriveranno ai livelli di Barcellona e Arthur dovrà dimenticarsi tutta la movida alla quale era abituato sulla Rambla.
MENTALITA' - In due mesi ancora non è riuscito a fare questo switch, né in campo né fuori. Abituato al tiki-taka barcelloniano, il brasiliano dovrà prendere presto confidenza con la mentalità italiana, dove la parola chiave si chiama "tattica". Un aspetto da studiare minuziosamente in ogni dettaglio, seguendo le indicazioni di Andrea Pirlo che qualche consiglio su come muoversi a centrocampo può darglielo eccome. Non avrebbe potuto avere maestro migliore Arthur. Testa bassa e pedalare, per respingere tutte le critiche che arrivano dalla Spagna dovrà calarsi il prima possibile nell'ambiente Juve.