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Due giocatori in cerca di riscatto. O quasi. Da una parte Weston McKennie, dall'altra Arthur Melo. Caratteristiche diverse in campo, ma una parabola simile alla prima stagione in bianconero per entrambi. Uno arrivava dalla Germania - Schalke - in prestito con diritto di riscatto a 18,5 milioni esercitato durante la stagione; curiosità: è stato scoperto da Paratici davanti alla tv durante il lockdown. L'altro è sbarcato in Italia dal Barcellona in cambio di Pjanic (occhio, perché il bosniaco non si è ambientato e potrebbe tornare).

MCKENNIE - Percorsi simili dicevamo, soprattutto nella seconda parte della stagione: l'americano era partito a mille convincendo tutti nel giro di pochi mesi e prendendosi il posto da titolare nel centrocampo di Pirlo. Il gol al Camp Nou contro il Barcellona il punto più alto della stagione. Poi, alla lunga, è calato finendo indietro nelle gerarchie del centrocampo ed entrando spesso dalla panchina. Il motivo è dovuto a un forte dolore all'anca che ha frenato la sua esplosione nei mesi finali della stagione. Un problema messo ormai alle spalle, Weston è carico per iniziare la nuova stagione e con l'arrivo di Allegri può trovare esplodere davvero giocando come mezz'ala d'inserimento.

ARTHUR - Per analizzare il problema di Arthur, invece, bisogna scendere un po' più giù: calcificazione alla caviglia che l'ha tenuto fuori per più di un mese nel momento chiave della stagione. A dire il vero la prima parte di stagione del brasiliano non è andata benissimo: ci ha messo un po' ad ambientarsi e le sue qualità si sono viste solo a sprazzi, ma quando stavano uscendo fuori è arrivato l'infortunio a metterlo ko. Sfortunato. Allegri lo vedere più mezz'ala che regista, è vero che in quel ruolo l'allenatore preferisci giocatori di fisico ma un brasiliano con i suoi piedi può diventare una risorsa importante.

CON ALLEGRI - McKennie e Arthur si dovranno giocare il posto nella nuova Juve e convincere l'allenatore per guadagnarsi un posto nel centrocampo bianconero. La testa è già proiettata alla prossima stagione, perché tutti e due dovrebbero rimanere: il primo non è incedibile, ma la Juve è disposta a valutare l'addio solo di fronte a una proposta monstre; per Arthur invece la differenza la fa la valutazione data l'anno scorso al giocatore quando arrivò a Torino: 72 milioni di euro. Difficilmente ci sarà un club disposto a pagare di più.