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Prima coccolato al fianco di De Jong, Busquets e Rakitic, poi scaricato in nome del bilancio. La parabola al Barcellona non è ancora andata giù ad Arthur, in estate sbarcato alla Juventus nell’ambito dello scambio con Pjanic, operazione che ha fatto felice i bilanci di entrambi le parti (affare da 60-72 milioni di euro più bonus). Se il bosniaco aveva dato fin da subito disponibilità al trasferimento in blaugrana, non fu così per il brasiliano, voglioso di continuare la sua avventura al Camp Nou. Ma una volta sentitosi abbandonato dai catalani, si è progressivamente lasciato sedurre dalla Vecchia Signora, rompendo in malo modo con il suo ex club. Adesso la sua nuova vita si è tinta di bianco e nero, colori che ha tutta l’intenzione di conquistare in solo colpo, in una sola notte.

AMBIENTAMENTO E RIVINCITA - Come scrive Tuttosport, dal Brasile raccontano che Arthur sia molto più che contento e soddisfatto della sua nuova avventura calcistica. L’impatto, però, non è stato soft. Naturale, con il calcio italiano non è mai facile per nessuno, e il periodo iniziale di ambientamento l’ha portato a sedersi spesso in panchina, complice una condizione fisica ancora da perfezionare a causa delle diatribe con il Barcellona che l’hanno tenuto lontano dai campi. Poi la fiducia di Pirlo, sprazzi di talento che deve ancora proporre con più continuità, che sono comunque stati sufficienti per riconquistare la maglia del Brasile. Oltre alla maglia verdeoro adesso è arrivato il momento di lanciare un chiaro segnale a tutto il mondo Juve. Perché l’ex Gremio ha la qualità di prendere le chiavi della mediana bianconera, deve solo darne la prova anche, e soprattutto, nelle sfide decisive. Stasera si gioca per il primato nel girone di Champions League, contro quel Barcellona per cui è grato per averlo lanciato nel calcio dei grandi, ma che allo stesso tempo vuole affondare per levarsi qualche sassolino dalla scarpa.