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In casa Juventus iniziano a sfregarsi le mani, lo stallo che stava impantanando lo scambio Arthur-Pjanic è stato scalfito da una svolta, l’apertura del centrocampista brasiliano. Un mezzo sì che vale tantissimo, maturato anche dai 5 milioni di euro all’anno che percepirebbe in bianconero, ma soprattutto perché ha capito di non essere più centrale nel progetto blaugrana, cosa che sarebbe agli ordini di Sarri. La strada della trattativa sembra in discesa, anche se la deadline resta il 30 giugno. Questione di bilanci, entrambe le società vogliono registrare delle ingenti plusvalenze e dunque i prossimi nove giorni saranno decisivi per l’esito dell’operazione. Nel frattempo, filtra ottimismo.

ARTHUR, SVOLTA TATTICA - Ottimismo che sta coinvolgendo anche Maurizio Sarri, che fantastica sul gioco della sua squadra con l’interprete adatto, il regista, ruolo fondamentale per la sua filosofia. Pjanic non è quel centrocampista da 150 palloni a partita, e per quanto dialogo ci sia tra i due, il tecnico toscano ne ha preso atto. Niente di personale - come ha affermato in conferenza stampa - ma il bosniaco non è adatto al sarrismo. Problemi che verrebbero risolti con Arthur, abituato fin dal primo giorno al Barça ad una conduzione rapida del pallone. Pochi tocchi, visione periferica del gioco, decisioni rapide, semplici e talvolta risolutive per i compagni. Tutto quello che serve a Sarri per far funzionare la sua macchina.

RIMPIANTO BARCELLONA - Nonostante la mediana blaugrana sia composta da attori protagonisti (De Jong, Busquets, Vidal, Rakitic), i tifosi sono ben consapevoli del talento di Arthur. Il suo possibile addio, infatti, non sarebbe per nulla gradito, e sui social c’è già chi lo rimpiange.