ARTHUR - Il centrocampista è stato il caso più delicato da gestire dal punto di vista sanitario, perché dal 16 dicembre scorso non è mai stato davvero bene e in condizione, colpa di un duro contrasto con Cristian Romero e di quella calcificazione della cartilagine tra tibia e perone della gamba destra. Mai a pieno servizio, mai a pieno rendimento, con l'intervento estivo a fare da spartiacque tra un primo anno complesso e una seconda stagione da cui ci si aspetta moltissimo. Per Allegri è un recupero importante, tanto che spiega: "È un giocatore tecnico, che alza il livello della squadra". Ciò che Allegri cerca, che avrebbe voluto con l'innesto di Miralem Pjanic, poi sfumato. Vuole costruzione, gestione dei ritmi e dei tempi, anche perché ad oggi è davvero convinto solo da Locatelli e Bentancur. L’abilità nel palleggio di Arthur può fare la differenza e togliere la Juve dalle situazioni di sofferenza.
KAIO JORGE - E Kaio? L'attaccante è stato il primo colpo dello scorso mercato, con cui la Juve si è aggiudicata quello che viene considerato uno dei talenti emergenti in Brasile. L'ex Santos, però, si è fermato subito per colpa di una lesione al retto femorale sinistro. Ma l’attesa è finita, può tornare. Cosa si aspetta Allegri da lui? Guizzi e freschezza. Creatività e attacco alla porta, in profondità e in velocità. Doti che ha a disposizione e perciò da sfruttare, senza fretta perché è "solo" un 2002, ma con tanta personalità.