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Mauro Arambarri, leader del Getafe che ha inflitto la prima sconfitta stagionale al Barcellona, parla a Tuttosport, raccontando: "Mi sono sempre ispirato a Riquelme e Pirlo. E, tra quelli in attività, mi piace Verratti, uno spettacolo". 
 
PUNTO DEBOLE - «Contro una squadra fortissima come il Barça sapevamo che era importante mantenere la nostra porta inviolata e sfruttare, poi, le poche palle gol a disposizione. Quando di fronte hai rivali così è fondamentale giocare da squadra: difendere e attaccare tutti assieme, coscienti di come sia necessaria la prestazione perfetta perché a loro basta una sola palla gol per fare la differenza». 
 
CON KOEMAN - «Molti di loro sono calciatori di grande qualità che giocano assieme da un po'. Ma Koeman ha appena iniziato e ha bisogno di tempo prima di essere giudicato. Più debole? Assolutamente no. Sono giocatori importantissimi che hanno vinto davvero tanto. Forse non stanno attraversando un buon momento di forma, ma sono comunque incredibili». 
 
COME SI VINCE - «Abbiamo chiuso i corridoi centrali per non far filtrare nessun pallone. E’ quando hanno la possibilità di giocare in mezzo che diventano fortissimi. Ho giocato molte volte contro il Barça ed è sempre difficile. Devi rimanere concentrato per tutti i 90 minuti. Senza dimenticare, poi, che hanno dalla loro il migliore al mondo o, quantomeno, uno dei migliori». 
 
MESSI O RONALDO - «Credo che sia più difficile da marcare Messi perché è un calciatore che non sai mai da che parte andrà e, poi, ha un cambio di ritmo più potente. Detto questo, anche Cristiano è un fenomeno». 
 
BENTANCUR - «Non abbiamo parlato dopo la partita contro il Barça, ma ci siamo visti qualche giorno prima in nazionale. Abbiamo un'ottima relazione, siamo stati assieme nell’Under 20 e ci conosciamo bene. È impressionante».