CIFRE E CONCORRENZA - Lo stesso ds del club francese Juninho ha ammesso la possibilità di perderlo: “Quando si hanno grandi giocatori è normale che le grandi squadre, con superiore potenza economica, possano essere interessate. Il rischio di perdere calciatori importanti c'è, se così sarà, d'accordo con il presidente Aulas, lavoreremo per trovare sostituti all'altezza”. A proposito di Aulas, un vero osso duro. Chiede 70 milioni di euro per l’enfant prodige 22enne, ragionevoli sia per quanto mostrato sul campo sia alla luce della concorrenza che ha scatenato: non solo Juve, ma anche Manchester City, Psg e Arsenal. IL MESSAGGIO - Nel frattempo, da leader qual è, ha ringraziato club e tifosi con un messaggio sui social: “È con immensa tristezza che la nostra avventura (in Champions League, ndr) giunge al termine. Che onore e orgoglio aver potuto vivere questi momenti con il club che mi ha formato. Voglio ringraziare i tifosi per il supporto che ci hanno dato. Congratulazioni a tutti. Grazie…” con un cuore a chiudere tutto. Un pensiero di chi ha vissuto un sogno e che si sente in dovere di ringraziare chi gli ha permesso di perseguirlo, ma che può essere anche un preludio per un possibile addio.
E LA JUVE? – La Juve non vorrebbe ripetere il caso Tolisso, osservato a lungo per poi farsi beffare dal Bayern Monaco. Aouar calzerebbe a pennello per il nuovo centrocampo di Pirlo, ma la cifra chiesta dal Lione è attualmente irraggiungibile. Il quadro finanziario bianconero non è dei più felici (mancanza di ricavi da stadio, necessità di ridurre il monte ingaggi), e in questo senso Fabio Paratici è volato a Londra per questioni d’affari. Principalmente vendere, per generare plusvalenze utili alle casse del club, ma anche per creare un tesoretto necessario per dare l’assalto agli obiettivi in agenda. Tra questi, c’è sicuramente Houssem Aouar.