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I club nel mirino dell'Antitrust, anche la Juventus. Colpa di abbonamenti e biglietti inerenti alle partite non disputate. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha accertato l’esistenza di clausole vessatorie nell’acquisto dell’abbonamento annuale e del biglietto per la singola partita di nove società di calcio di Serie A, che non riconoscono alcun diritto ai consumatori per richiedere un rimborso e ha avviato procedimenti istruttori nei confronti di Juve, Atalanta, Cagliari, Genoa, Inter, Lazio, Milan, Roma e Udinese. 

IL CASO - Partito nel gennaio 2020, l’Antitrust - si legge - ha accertato “la vessatorietà di alcune clausole contenute nelle condizioni contrattuali relative all’acquisto dell’abbonamento annuale e del biglietto per la singola partita in quanto non viene riconosciuto il diritto dei consumatori a ottenere il rimborso di quota parte dell’abbonamento o del singolo titolo di accesso in caso di chiusura dello stadio o di parte dello stesso; ottenere il rimborso del titolo di accesso per la singola gara in caso di rinvio dell’evento causato sia da fatti imputabili alla società, sia da circostanze che prescindono dalla responsabilità di quest’ultima; essere risarciti del danno qualora questi eventi siano direttamente imputabili alla società”.

LE MOSSE - L'Antitrust ha anche disposto che venga pubblicato un estratto dei provvedimenti sulla homepage dei siti web delle nove società per 30 giorni consecutivi. ​E, come dichiara Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, a gazzetta.it: “è un’ottima notizia. Una vittoria per i consumatori ed una conferma della bontà delle nostre tesi. Avremmo preferito, però, ci fosse anche una condanna di tipo pecuniario per queste squadre che, a differenza di altre, come il Napoli, non hanno accettato spontaneamente di modificare le loro condizioni di abbonamento e si sono ostinatamente rifiutate fino ad oggi di riconoscere i diritti dei consumatori”.