LE ALTERNATIVE – Due sono le opzioni a disposizione di Maurizio Sarri. Una pronta all'uso, praticamente naturale: riportare Rodrigo Bentancur davanti alla difesa, riappropriandosi di quel ruolo da vice-Pjanic con cui è arrivato a Torino due stagioni fa salvo poi convincere molto di più da mezz'ala o addirittura da trequartista tattico come nell'ultimo periodo. Una più futuribile, sulla quale Sarri non ha ancora avuto modo di lavorare quanto sperato in questa prima parte di stagione: Adrien Rabiot. È quello il futuro del centrocampista francese, il tecnico bianconero lo ha detto e ribadito in più di un'occasione, spiegando anche come in questa fase di ambientamento non abbia potuto dare troppo seguito ai primi esperimenti estivi. Poi tutto dipenderà dall'entità dell'infortunio di Pjanic. Perché senza di lui sarà in ogni caso una Juve completamente diversa, il progetto 150 palloni lo ha messo subito al centro e insieme a Leonardo Bonucci si è rivelato essere il vero giocatore imprescindibile di questa primissima era-Sarri, anche più di Cristiano Ronaldo. Mica poco.
Ansia Pjanic, perché forzare così tanto a inizio stagione? Ora Sarri ha due alternative
“Spero di essermi fermato in tempo”. Così Miralem Pjanic ha commentato a caldo la sua situazione fisica, dopo l'infortunio muscolare che lo ha costretto al cambio a un quarto d'ora dal termine di Bosnia-Italia. “Ho anche avuto precedenti problemi con l'adduttore nelle scorse settimane e spero di essere uscito in tempo per prevenire un ulteriore problema. Ho sentito dolore, ma spero che non sia grave”, ha proseguito il regista bianconero. E in attesa degli esami strumentali che confermeranno l'entità del problema muscolare con eventuale previsione di stop, sono due sostanzialmente le domande che frullano nell'ambiente. La prima, senza risposta: perché in questa fase della stagione si tira così tanto la corda? Anche Pjanic dopo Ronaldo, in generale sono già otto i giocatori ad aver disputato ben più di mille minuti, eppure la rosa così profonda doveva servire anche a questo. La seconda, che invece delle risposte le ha: senza un insostituibile come Pjanic, che si fa?
LE ALTERNATIVE – Due sono le opzioni a disposizione di Maurizio Sarri. Una pronta all'uso, praticamente naturale: riportare Rodrigo Bentancur davanti alla difesa, riappropriandosi di quel ruolo da vice-Pjanic con cui è arrivato a Torino due stagioni fa salvo poi convincere molto di più da mezz'ala o addirittura da trequartista tattico come nell'ultimo periodo. Una più futuribile, sulla quale Sarri non ha ancora avuto modo di lavorare quanto sperato in questa prima parte di stagione: Adrien Rabiot. È quello il futuro del centrocampista francese, il tecnico bianconero lo ha detto e ribadito in più di un'occasione, spiegando anche come in questa fase di ambientamento non abbia potuto dare troppo seguito ai primi esperimenti estivi. Poi tutto dipenderà dall'entità dell'infortunio di Pjanic. Perché senza di lui sarà in ogni caso una Juve completamente diversa, il progetto 150 palloni lo ha messo subito al centro e insieme a Leonardo Bonucci si è rivelato essere il vero giocatore imprescindibile di questa primissima era-Sarri, anche più di Cristiano Ronaldo. Mica poco.
LE ALTERNATIVE – Due sono le opzioni a disposizione di Maurizio Sarri. Una pronta all'uso, praticamente naturale: riportare Rodrigo Bentancur davanti alla difesa, riappropriandosi di quel ruolo da vice-Pjanic con cui è arrivato a Torino due stagioni fa salvo poi convincere molto di più da mezz'ala o addirittura da trequartista tattico come nell'ultimo periodo. Una più futuribile, sulla quale Sarri non ha ancora avuto modo di lavorare quanto sperato in questa prima parte di stagione: Adrien Rabiot. È quello il futuro del centrocampista francese, il tecnico bianconero lo ha detto e ribadito in più di un'occasione, spiegando anche come in questa fase di ambientamento non abbia potuto dare troppo seguito ai primi esperimenti estivi. Poi tutto dipenderà dall'entità dell'infortunio di Pjanic. Perché senza di lui sarà in ogni caso una Juve completamente diversa, il progetto 150 palloni lo ha messo subito al centro e insieme a Leonardo Bonucci si è rivelato essere il vero giocatore imprescindibile di questa primissima era-Sarri, anche più di Cristiano Ronaldo. Mica poco.