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Il fastidio muscolare accusato da Federico Chiesa in Nazionale rimanda ad un problema ciclico della Juventus degli ultimi anni: gli infortuni seriali.
A prescindere delle prestazioni tecnico/tattiche sottotono evidenziate nel corso dell’Allegri Bis ciò che più in assoluto ha colpito di più è stata la totale mancanza di continuità per la grande confusione vissuta ma anche per le defezioni in sequenza che si sono verificate.

Se alcune come quelle di Paul Pogba potevano anche esser ampiamente prevedibili (ma se era sano al 100% il Manchester United lo lasciava andare di nuovo a 0 euro altrimenti?) per altre vale sicuramente prendersela anche con la sfortuna. Ma visto che alla iattura a senso unico, ovvero senza colpe, non ci crediamo al 100% la speranza è che nel corso di questa stagione orfana, ahinoi, del palcoscenico internazionale lo staff della Juventus si sia organizzato al meglio per sfruttare questa grande mancanza trasformandola in un punto di vantaggio da sfruttare in campionato.

Una cosa ci ha colpito molto nel corso dell’Allegri Bis tra le altre cose: lo schierare continuamente formazioni titolari differenti, tra una gara e l’altra, senza mai dare un briciolo di continuità ai ragazzi come a voler sempre mischiare le carte per creare confusione negli avversari ma con l’unico vero risultato di crearla soprattutto nello spogliatoio juventino. Un po’ come i principi del 5-5-5 di Oronzo Canà, la famosa Bi-Zona.
Quest’anno la girandola è già ricominciata. Tra la trasferta di Udine e la gara in casa contro il Bologna sono cambiati due giocatori dalla formazione titolare mentre nel parallelo della gara tra i felsinei e l’ultima trasferta di Empoli sono cambiati addirittura quattro giocatori.
Come sempre con l’ultimo Allegri non si riesce a capire quale sarà la formazione titolare anche se perlomeno quest’anno difesa e attacco sembrano ben delineate ed inquadrate (diciamolo però sottovoce...) con il trio brasiliano a protezione della porta bianconera e l’ex coppia di attaccanti della Fiorentina a spaventare le difese avversarie.

Speriamo quindi, in vista della complicata gara casalinga contro la Lazio (abbiamo visto a Napoli di cosa può esser capace la squadra di Sarri), di recuperare Federico Chiesa che in questo momento rappresenta una delle poche certezze di questo avvio di stagione.
@stefanodiscreti