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Nuovi aggiornamenti sull'inchiesta ultras che questa mattina ha scosso le curve di Inter e Milan. Stando a quanto reso noto dall'ANSA, il procuratore della FIGC Giuseppe Chinè ha chiesto gli atti alla Procura di Milano. Il nome di Chinè è ben noto anche al mondo Juventus, essendo legato a filo diretto al caso delle plusvalenze che ha portato, la scorsa stagione, alla penalizzazione in classifica della squadra bianconera e alla sua conseguente esclusione dalla Champions League, con tutti i problemi del caso anche sul fronte del bilancio.
 

Cosa succede adesso


Nel lancio di agenzia si specifica che Chiné avrebbe richiesto l'ordinanza di custodia cautelare e gli atti d'indagine non coperti da segreto, al fine di verificare eventuali comportamenti "rilevanti" per l'ordinamento sportivo da parte delle due società o dei loro tesserati. Un precedente significativo è quello della Juventus, accusata nel 2017, sotto la presidenza di Andrea Agnelli, di avere legami con i capi ultras, alcuni dei quali connessi a organizzazioni criminali. In base all'ordinamento federale, qualora fosse avviato un deferimento e fosse provata una responsabilità diretta di Inter o Milan per le azioni improprie dei propri tesserati, la conseguenza più probabile sarebbe una multa, la cui entità dipenderebbe dalla gravità delle accuse.