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Lorenzo Anghelè si racconta. Il 10 della Juventus Primavera, 21 con l'Italia, ha parlato a Tuttosport: "In Nazionale sono tra gli ultimi arrivati e ho lasciato la precedenza sulla scelta delle maglie più richieste. Il 21 mi piace ed è un numero che hanno indossato grandi trequartisti". 
 
DYBALA - «Sì, Paulo è un grandissimo giocatore e mi ispiro a lui. Ho avuto la possibilità di vederlo da vicino in allenamento e posso dire che con la palla fa davvero quello che vuole». 
 
U19 E NEXT GEN - «Differenze? Sicuramente il ritmo in campo e l'esperienza dei singoli. Un conto è giocare con ragazzi della tua età, un altro è farlo contro giocatori esperti con vent'anni di categoria alle spalle. Senza contare il pubblico e gli stadi caldi dove, almeno all'inizio, sembra di essere in un altro mondo. Ma sono cose belle da vivere così come è bello essere il capitano della Primavera. Ne vado fiero, è una responsabilità che sento e che mi spinge a dare sempre qualcosa in più».  
 
MONTERO - «È una persona eccezionale, per noi è molto importante essere guidati da un allenatore del suo calibro. Il mister ha giocato ad altissimi livelli e ci racconta spesso cosa abbiano significato per lui quei palcoscenici». 
 
TRA 5 ANNI... - «In prima squadra alla Juventus. Magari anche un po' prima... o almeno, è quello che spero».  
 
YILDIZ - «Sono molto contento per lui, è un bravo ragazzo e con il pallone tra i piedi è un fenomeno. Lo incontro spesso a Vinovo e lo saluto sempre con piacere. La passata stagione in Primavera non abbiamo parlato tanto, non conoscendo lui ancora bene la nostra lingua. Sul campo, però, ci siamo sempre capiti abbastanza bene».