Ci avviciniamo a Lazio-Juventus e di questa sfida parla anche Claudio Marchisio, a Sky Sport: "Di Maurizio Sarri non posso sapere molto direttamente, poiché quell'anno non c'ero. Comunque non si sono trovati, anche nell’idea di gioco. Quell’anno lì è arrivato uno scudetto, che non è roba da poco. Sarri ora è alla Lazio, ha avuto qualche problema ma derivante dal fatto che il club arrivava da un ciclo lungo con Inzaghi e non è mai facile portare una cultura diversa. Sarà una di quelle partite che non puoi etichettare, è un big match da vivere nel presente. Spero che la Juve anche quest’anno riesca a portare a casa qualche trofeo: mi aspetto un po’ di più da tutti quanti, si soffre da tifoso a vedere la Juve in questa posizione. La squadra non è scarsa, i giocatori devono ritrovare un’identità che è cambiata."
SU ALLEGRI - "I momenti di difficoltà ci possono essere, dopo 9 anni di vittorie. La scelta di Max è ricaduta su questo: conosce l’ambiente, lo zoccolo duro di questa squadra. Non è mai semplice, anche perché ha ritrovato giocatori diversi e ci vuole del tempo per valorizzarlo. È andato via Ronaldo gli ultimi giorni di mercato: non è semplice sia a livello emotivo sia in campo sostituirlo. È un’assenza pesantissima".
SULL'ITALIA - "C’è grande rammarico perché arriviamo da un grandissimo Europeo. I playoff saranno diversi, con una formula nuova: quello spauracchio di fare un altro passo falso per il secondo Mondiale c’è. Dobbiamo essere vicini alla nostra Nazionale. Da qui a marzo la prima cosa importante è recuperare chi non c’è stato in questo momento. Tiri da lontano? Anche Locatelli ha dimostrato all’Europeo di tirare da fuori… Io son convinto che in questa Nazionale, da qualche anno, manchi un attaccante che giochi nei top club europei. Qualcosa manca davanti. Il gioco di Mancini, secondo me, non è adatto per Immobile".