JUVE-ROMA - "Ricordo un 2-2 con due miei gol. Il 3-2 per la Roma, nel ’74? In quel periodo le distanze tra le squadre erano ravvicinate, non come adesso. Oggi la Juve ha 46 punti e la Roma 24, e se domani la Juve vince la doppia; è incredibile, dopo sole 17 giornate. La differenza te la spiego io, si chiama mentalità. Anche la Juve ha attraversato dei momenti in cui effettivamente era e si sentiva perdente, ma negli ultimi otto anni è via via cresciuta sbagliando pochissimo sia in campo sia fuori… Insieme all’Inter questa Roma è la delusione del campionato".
INTER - "Può stare a quattordici punti dalla Juve quando mancano tre partite dalla fine del girone di andata? E poi è pure uscita dalla Champions in quel modo. Chi giudica accettabile questa prima parte della stagione dell’Inter non ha rispetto per il club e per la sua storia. L’anno scorso di questi tempi l’Inter era seconda, se non sbaglio. Non sbaglio, no. La Juve adesso rappresenta giustamente l’Italia in Europa e in Champions ha un’occasione quasi unica, visto come stanno andando il Real, il Bayern… Certo, con una Juve così straripante, e da anni, il campionato perde d’interesse, è inevitabile".
RONALDO - "Penso che il suo arrivo abbia comunque fatto bene a tutti. Anche se... Non è ancora il Ronaldo del Real, non gioca bene, per me è al 70 per cento. Molte cose gli riescono con più difficoltà e non per via delle marcature italiane o sciocchezze del genere. Poi, inutile sottolinearlo, ha dei colpi mostruosi".
JUVE - "Sono juventino da sempre, quante volte l’ho ripetuto. Quando la Juve veniva a giocare a Catania facevo il raccattapalle e lo guardavo con gli occhi di chi sogna di poter un giorno essere un campione. Ho conservato a lungo la sua foto nel portafoglio al posto di quelle di mia moglie e dei miei figli e devo dire che loro non gradivano. Però, vedi, tornando ad oggi la gente ha voglia di rivedere un’Inter vincente, un Napoli vincente, una distribuzione diversa dei titoli".