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Eniola Aluko torna in Inghilterra dopo l'addio alla Juventus Women e le sue parole, pubblicate tramite un articolo sul The Guardian, hanno fatto rumore. Tra gli episodi di razzismo che la centravanti ha vissuto in Italia, uno incredibile è avvenuto in un negozio a Torino. Lo ha raccontato Corriere.it, riprendendo le sue parole a The Players' Tribune di settembre:

"Un giorno a Torino sono entrata in un minimarket sotto casa. Appena ho iniziato a fare la spesa, ho sentito una donna chiedermi se potevo lasciare il mio zaino all’ingresso. Lì per lì non avevo capito e ho continuato con la spesa: un pacco di pasta, un vasetto di pesto. Notando nel frattempo che nessun cliente aveva lasciato le borse all’ingresso (...). Allora sono andata dalla donna e le ho detto: 'Vedo che non ci sono altre borse all’ingresso e ci sono altre persone nel negozio. Perché mi ha chiesto di lasciare il mio zaino qui?'. Lei ha risposto: 'È la regola del negozio'. Ho replicato: 'No, no, no, non è la regola. Lei pensava che io volessi rubare la pasta e il pesto'. Poi le ho mostrato il logo della Juventus sul mio zaino e le ho spiegato che è la squadra in cui gioco. E solo a quel punto lei ha realizzato che non avrei rubato niente. 'Oddio, mi dispiace tanto'. Ma per me non era abbastanza. Le ho detto: 'Ascolti, lei non può fare una cosa del genere. Ci saranno tante altre persone che verranno qui e non saranno della Juventus, ma meritano di essere trattate come ogni altro cliente'. Era mortificata. Ma ve lo garantisco: se un’altra ragazza nera entrerà in quel negozio, una cosa del genere non le succederà più".