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Il momento delle decisioni. La Juve ne sta prendendo alcune, dal punto di vista dell'allenatore e della dirigenza, poi arriveranno quelle dei calciatori. Uno su tutti Cristiano Ronaldo. E' volato a Funchal a fine stagione e si prepara per l'Europeo, oltre che per il prossimo anno. Come avrà preso la notizia del ritorno di Massimiliano Allegri? Non è dato saperlo ma... i precedenti non promettono benissimo. Difficile che abbia fatto i salti di gioia, scrive la Gazzetta, visto che col tecnico toscano in panchina CR7 ha vissuto la meno prolifica delle stagioni bianconere: 28 gol in 43 partite, 21 in campionato, l’unica annata italiana in cui non ha raggiunto quota 30. Tra i due la scintilla non si è accesa. Ronaldo non è mai stato entusiasta del gioco di Allegri, a suo parere troppo poco offensivo, e non si era stracciato le vesti dopo il suo esonero - scrive la Rosea -, ecco perché a spingerlo lontano dalla Juventus potrebbe essere proprio lui. 

PSG - Magari al Psg, o allo United. Da tempo ha dato mandato al suo super procuratore Jorge Mendes di trovargli un’altra sistemazione, non è detto che accada, ma è la via più probabile... Mendes ha iniziato a tessere la tela Psg, riporta sempre la Gazzetta, e Parigi sarebbe una destinazione particolarmente gradita a Georgina: la compagna di Cristiano ha confidato ad amici che spera di trasferirsi nella capitale francese. Al-Khelaifi non avrebbe problemi di ingaggio, soprattutto in caso di cessione di Kylian Mbappe, che non ha ancora rinnovato con il Psg. E tornano alla mente alcuni momenti chiave. 

1° RETROSCENA - Quando due anni fa lasciò la Juve, Allegri parlò con Agnelli e gli presentò una relazione dettagliata della situazione, suggerendo soluzioni chiave per continuare a vincere, tra cui la separazione da Ronaldo, la cui incombenza avrebbe ostacolato la crescita della squadra e del club. Una previsione più che azzeccata, che fa capire come difficilmente CR7 metterà ancora piede a Torino. Sempre che qualcuno investa per il suo cartellino.

2° RETROSCENA - E non è finita qui. L'altro retroscena porta sul fronte opposto: Ronaldo vs Max. Come scrive il Corriere della Sera, ci fu un gesto plateale di critica di CR7 ad Allegri, quel "ce la siamo fatta sotto" dopo il quarto di finale contro l'Ajax, ma ci fu soprattutto il post esonero. Il numero 7 non fece molto per impedirne l'addio. Anzi, si legge sul Corriere "a metà ottobre del 2019, sull’uscio della sfida con la Lokomotiv, sibilò un commento acido, tra il complimento a Sarri e la frecciata ad Allegri: «Adesso abbiamo più fiducia. Abbiamo più occasioni. Siamo più offensivi». Pausa: «Abbiamo cambiato per migliorare»".