Un'"allegrata", ha pensato qualcuno, e chissà che non possa funzionare. Una "pazzia", hanno invece sostenuto molti altri. Che hanno avuto ragione, e per capirlo sono bastati solo pochi minuti contro un'Inter poco arrembante ma comunque solida, capace di colpire alla prima vera occasione. Ma il peggio della serata, in realtà, non era ancora arrivato. Sì, perché con l'inizio della ripresa Allegri ha optato per mandare in campo Milik (e fin qui, scelta legittima) al posto di... Filip Kostic, tra i "meno peggio" del primo tempo e soprattutto il "re dei cross", ovvero il giocatore che avrebbe potuto rivelarsi preziosissimo proprio per servire il centravanti "di ruolo" in area.
Finita qui? Eh no. Perché il tecnico della Juve, non contento, dopo aver mandato in campo Leandro Paredes per rilevare Manuel Locatelli (ammonito pochi istanti prima) ha completato il suo personale capolavoro decidendo di chiamare Danilo - il miglior difensore della stagione bianconera, lasciato in panchina in nome di un turnover dalle motivazioni non ben precisate - per concedere un po' di riposo a Leonardo Bonucci. Che non correva al meglio già da qualche minuto, ma che comunque aveva chiesto espressamente all'allenatore di non affrettare i tempi della sostituzione, uscendo poi dal terreno di gioco con un'espressione di evidente fastidio. La "sagra degli errori" - anzi "orrori" - per Allegri, che questa volta ha davvero esagerato. Uno spettacolo desolante, che costa una finale. E che la Juve non merita, non più.