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Cinque vittorie di fila. Quinto successo consecutivo, arrivato questa volta per 2-1 contro il Cagliari. Decidono Bremer e Rugani e la Juve vola a più uno sui nerazzurri, 29 a 28. Szczesny perde l'imbattibilità dopo 615 minuti, visto che non prendeva gol dal 23 settembre scorso, e si presenta più solida che mai alla sosta e poi alla sfida di domenica 26, alla ripresa della Serie A, quando allo Stadium arriverà l’Inter. La corsa scudetto passa soprattutto da lì. Ma le tappe di avvicinamento sono fondamentali tanto quanto la partita stessa, anche e soprattutto perché la Juve le ha affrontate nell'emergenza e lì ha mostrato quella voglia di risultato che di rado si era vista negli ultimi anni. Allegri ha ritrovato i fili di una Juve perduta, riportata in cima malgrado i problemi e una rosa dalla qualità inferiore alla favorita numero uno per il titolo.

Il secondo tempo della Juve di ieri è la rappresentazione di tutto questo, con quella fondamentale energia profusa all'inizio della ripresa dopo 45' spenti, segnale di una volontà diversa. Custodita anche nel finale, con qualche sofferenza e un vantaggio da difendere. A lungo, inevitabilmente, servirà di più, però una Juve cinica e precisa, ma soprattutto solida è esattamente dove avrebbe voluto essere. Ma può davvero vincere lo scudetto? Ranieri, dopo il ko del suo Cagliari, ha voluto sottolineare: "Una grande prestazione contro una squadra che lotterà per lo scudetto, nonostante quello che dica Allegri. Lui parla di quarto posto, ma questo fa parte di noi allenatori che siamo i più grandi bugiardi al mondo". Allegri, come sempre, glissa e rimanda a tempi futuri, anche se la sensazione è che alla lunga qualcosa manchi, come un grande colpo di mercato. Intanto, a due settimane dalla sfida, Juve-Inter è già qui e nella partita secca, per dirla alla Allegri "può succedere di tutto".