SACRIFICI IN PIU' - Non sono d'accordo, anche l'anno scorso si faceva nelle difficoltà, abbiamo fatto 72 punti in un momento di difficoltà enorme e la squadra si è compattata, quest'anno abbiamo tempo per preparare le partite, purtroppo, per giocare una volta a settimana e stasera la squadra ha fatto una bella partita sul piano caratteriale e tecnico.
LAZIO - Sapevamo delle qualità della Lazio, scatenarli in velocità sarebbe stato pericoloso per noi. I ragazzi sono stati bravi ad essere aggressivi alti all'inizio, poi ci siamo compattati con il loro possesso. Non abbiamo rischiato nulla, forse una o due occasioni, ma abbiamo lavorato bene. In quei momenti serve restare granitici, compatti e non concedere.
SCUDETTO? - No, non lo abbiamo perché dobbiamo sapere che arrivare tra le prime quattro quest'anno è molto difficile. C'è grande competizione, tra l'altro Napoli, Inter e Milan sono al di sopra di tutte le altre, noi facciamo il meglio per essere agganciati fino a dicembre e da lì fare il meglio. Il nostro obiettivo sono 76 punti, per andare in Champions, che credo basterebbero ma vediamo strada facendo. Quest'anno non giocare la Champions è un danno tecnico ed economico importante, per l'anno prossimo arrivare in Champions è fondamentale.
CHIESA - Intesa cresciuta molto, perché Federico gioca molto più vicino ed è bravo ad aprirsi e giocare dove predilige. Credo oggi abbia fatto la miglior partita da quando è alla Juve, sul piano tecnico e dell'intensità, dell'attenzione. Ci sta lavorando e sta migliorando.
LOCATELLI E MIRETTI - Ritorno buono dalle Nazionali? Locatelli che le ultime volte non è stato convocato, gli ha dato autostima, così come la bella prestazione contro l'Ucraina. Miretti sta facendo delle belle partite e anche oggi ha giocato bene.
DISPERAZIONE IN PANCHINA - Gol sbagliato da Weah? Secondo me doveva buttarsi di testa, ma è stato bravo nella chiusura. Poi ci sono state due palle da gestire meglio, da tenere la palla invece di chiudere l'azione.
JUVE COME BEATIFUL? - E' stata una soap che è durata da quando ero bambino, è durata una vita, è stata meravigliosa. Credo la facessero alle 14, quando ero bambino, poi ho smesso. Dobbiamo lavorare e stare con i piedi per terra, perché per ottenere dei risultati e stare con le prime bisogna fare grandi sacrifici".