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 Nuvole nere e piene di tempesta hanno accompagnato il ritorno della Juventus a Torino, sbarcata ieri nel tardo pomeriggio a Caselle per poi dirigersi alla Continassa. Al contrario di quanto dichiarato nell’immediato post Maccabi-Juve, però, il ritiro comincerà solo oggi: un atto di magnanimità – così lo definisce la Gazzetta dello Sport -, di Massimiliano Allegri che ha concesso – a chi lo volesse -, di trascorrere la notte in famiglia, prima di chiudersi all’interno del mondo Juve fino al Derby della Mole. Da tutto ciò sono esclusi gli infortunati.
 
TUTTI SOTTO ESAME – Come se una grande lente d’ingrandimento fosse calata sul gruppo squadra della Juventus. Tutti saranno attentamente valutati: “È questo il succo del discorso alla squadra che il presidente ha fatto martedì sera negli spogliatoi del Sammy Oner, poco prima di presentarsi davanti a televisioni e giornali. Chi bazzica la Juve da diversi anni racconta di non aver mai visto Agnelli così arrabbiato e deluso.”. Presidente e vicepresidente, fianco a fianco, nel loro discorso hanno inchiodato i giocatori alle loro responsabilità, togliendo l’alibi dell’allenatore, che comunque rimane sotto esame. In più:  “la società è pronta anche a fare scelte drastiche per il bene della Signora. Significa che le zavorre — ovvero chi non si mostrerà disposto a sacrificarsi per il bene comune — saranno allontanate, anche a costo di rimetterci dei soldi”.
 
RINNOVI – “Parole di fuoco” di Pavel Nedved nel post partita. Il vicepresidente, poi, ha annunciato che tutte le discussioni in corso sui rinnovi di contratto – si veda Danilo, per esempio -, sono interrotte.