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Ci siamo: torna la Serie A e tornano anche le conferenze stampa di vigilia. Massimiliano Allegri parla ai giornalisti presenti all'Allianz Stadium, ecco le sue dichiarazioni integrali.

PRESENTAZIONE - "Solo per un saluto, un bentrovato, ora inizia la stagione e il divertimento". 

FORMAZIONE - "La squadra ha lavorato bene per questo mese, ora conta la partita di domani sera. La prima incuriosisce, contano i tre punti, contro un Sassuolo che ci ha battuto in casa. E' una squadra tecnica e bisogna fare una bella partita. La prima non avremo la condizione massimale, ma serve giocare di squadra. Stadio pieno, ci vuole grande entusiasmo. Da parte di tutto l'ambiente. Abbiamo fuori Rabiot e Kean per squalifica, ci sono situazioni da rivedere, chi salta la prima per l'ammonizione dell'ultimo anno è da rivedere. Ne va dello spettacolo e del bene delle squadre, indipendentemente dal fatto che sia la Juve. Un conto è un rosso alla fine, saltare una partita per somma di ammonizioni dopo 38 partite che non c'entrano più niente... bisogna riflettere e valutare. Questo è il mio parere. Degli indisponibili, Szczesny è in recupero, Aké frattura del perone, Pogba che sappiamo tutti il problema e speriamo di averlo il prima possibile. Chiesa sta lavorando e vediamo di averlo al massimo a gennaio. Arthur con un problema alla caviglia, si è presentato con un problema di mercato. Poi ci sono voci di mercato e non è disponibile. Kaio, poi, si è operato e questo è quanto. Gli altri ci sono. McKennie c'è".

STATO D'ANIMO - "I tifosi... posso capire gli umori, alti e bassi. Abbiamo giocato tre amichevoli importanti. L'ultima è finita male, dovevamo andare a Tel Aviv e non siamo partiti, abbiamo lavorato molto in settimana, loro hanno fatto una partita più vera rispetto alla nostra. Ci ha fatto bene: ci fa alzare le antenne. Ho sentito troppi trionfalismi in giro. La Juve ha il dovere di puntare a vincere come tutti gli anni. Vincere è difficile, ci sono squadre attrezzate, il Milan campione, l'Inter ha preso ottimi giocatori, la Roma si è rinforzata molto. Un campionato con 6 pretendenti e ci siamo anche noi. Bisogna lavorare in silenzio, conta vincere, migliorare la squadra sotto tutti i punti di vista. Sotto l'aspetto del gioco, della fase difensiva. Credo sia un lavoro che stiamo facendo quotidianamente, la società è stata molto brava a sostituire chi è partito. Pensiamo al campionato, 4 partite prima della chiusura del mercato, tre in casa e una fuori. Domani lo sarà. Ci sarà da soffrire come tutte le partite. E' sempre stata la forza delle squadre vincenti. Avere rispetto dell'avversario e non snobbarlo. Vincere le partite è fatica. Serve far bene quando abbiamo la palla e quando non l'abbiamo. Va migliorata la fase difensiva: 8 gol in 3 partite. La squadra ha entusiasmo per giocare questa partita, che incuriosisce tutti"

KOSTIC - "Crossa molto bene, ha un controllo di palla in uscita ottimo. Ha fatto avanti e indietro Torino-Francoforte, devo ancora decidere tra lui, McKennie e Cuadrado. Di questi tre ne giocano due. Ci sono anche i cambi. Devo ancora decidere. E' un calciante, ne trarrà beneficio Vlahovic".

VLAHOVIC - "Sta bene, è rientrato dopo quel problema che ha avuto quest'estate, a fine campionato. Ma è normale che ci vuole pazienza. Dall'inizio, da quando ha ripreso, sta decisamente meglio. Ha tutte le possibilità per fare una grande stagione. Sicuramente la farà".

SCUDETTO - "Milan e Inter? Loro hanno tre punti, noi zero. Bisogna essere bravi a rimanere con loro. Milan e Inter sono avanti, la Roma mi incuriosisce, credo che Mourinho abbia fatto un ottimo lavoro. Acquisti mirati, sono stati bravi. Domani primo test importante, rispetto agli anni precedenti cambia una cosa: senza sosta, l'obiettivo era essere a marzo tra le prime per la volata scudetto e per il primo turno di Champions. Quest'anno il primo campionato finisce il 13 novembre, quindi c'è da essere tra le prime 4 il 13 novembre per stare a contatto e poi passare il turno di Champions. Abbiamo 21 partite, bisogna fare bene. Ora le ultime due settimane di lavoro, poi giochiamo ogni tre giorni. Ma è anche bello giocare ogni 3 giorni".

ROSA COMPLETA - "C'era l'1% da fare l'anno scorso, era Ronaldo che è andato via. Inutile parlare del mercato, ci pensa la società. Sono stati sostituiti quelli che sono andati via. Non ci facciamo distrarre dal mercato, diventano deleterie. Non è un alibi. Per ora dobbiamo sfruttare queste 4 partite, iniziando da domani. Partita difficile, il Sassuolo viene dalla brutta sconfitta con il Modena. Hanno preso Pinamonti, giocatore importante. Sempre difficile da giocarci contro, ha giocatori tecnicamente validi, bisogna fare una grande partita". 

DIFESA A 4 - "L'ultima volta che abbiamo difeso a 3... non la ricordo. Magari in costruzione a 3, ma difficilmente a 4. Sempre fatto. Barzagli disse: 'mister, smetto! Così non faccio più il terzino'. Mai difeso così, sono contento di Bremer. E' un ottimo giocatore. E' un ragazzo che tutti i giorni viene per migliorare, lo sta facendo e sono contento". 

TERZINO SINISTRO - "Abbiamo 4 terzini. De Sciglio, Alex Sandro, Danilo e Cuadrado che può giocare anche lì. Abbiamo anche la fortuna di avere Danilo che può giocare a destra e sinistra come De Sciglio. Per Pellegrini ottima possibilità, lo ringrazio, 21 partite giocando bene. Piacevole sorpresa. Non puoi tenere 5 terzini. Ha avuto questa possibilità". 

MCKENNIE TITOLARE - "Lo buttiamo in campo, poi vediamo". 

DI MARIA - "Va sfruttato per le sue caratteristiche, di un livello nettamente superiore alla media. Bisognerà essere bravi a cercarlo, a metterlo nelle condizioni di fare assist".

RESPONSABILITA' JUVE - "Ripeto: la società ha lavorato molto bene, ha sostituito quelli che sono partiti. La Juve ha fatto un'ottima stagione. Ci chiamiamo Juventus, venivamo da 9 anni di vittorie e dobbiamo vincere tutti gli anni? Non è così. C'è un cambio generazionale, si ripete quanto detto l'anno scorso. Ognuno interpreta le cose come vuole: se le cose sono chiare, dice giusto. Altrimenti dice robe sbagliate. E' molto semplice. Bisogna avere l'umiltà di accettare la situazione. Abbiamo fatto 10 punti in meno al Milan, non conto quelli dopo il quarto posto, mentalmente abbiamo mollato. Con pazienza e lavoro, ci arriveremo. L'anno scorso siamo partiti con il dovere di puntare a vincere. Poi brutta partenza... è un altro campionato, abbiamo il dovere di puntare a vincere, sapendo che altre squadre hanno fatto meglio di noi. Deve essere uno stimolo, cercare di fare meglio delle altre. E' molto semplice. Bisogna essere pratici nella vita".

MIRETTI E I GIOVANI - "Siamo d'accordo con la società. Non abbiamo ancora deciso chi rimane e chi va via. Ai giovani, come al solito, c'è chi rimarrà e chi fa un percorso per giocare. Inutile tenerli qui. Dipende da come si evolve il mercato e cosa succederà: ma i giovani che abbiamo sono molto bravi. Un conto è valutarli, un altro è scegliere il percorso giusto".

ENTUSIASMO - "Ci può far bene questo clima, ci può dare consapevolezza che serve qualcosa in più per vincere. Mi hanno insegnato che nel calcio conta solo vincere le partite. Bisogna lavorare in silenzio, anche sull'atteggiamento. Con l'Atletico non abbiamo vinto un contrasto, così è difficile che vinci. I duelli aerei. Se ti scontri con queste squadre così, diventa difficile. Bisogna avere grande entusiasmo, sapendo che ci sono difficoltà. Ma ci sono sempre, perché vincere non è una cosa normale. Bisogna avere rispetto dell'avversario, togliere la presunzione, nessuno ci regala niente. Ogni giorno, quanto fatto, nessuno lo toglie: è nel museo della Juventus. Chi l'ha fatto rimane nella storia. Domani siamo tutti in discussione, tutti. Tutti. Conta il rettangolo verde, c'è da vincere delle partite e non mandare missili sulla Luna. Con entusiasmo, voglia, tenendo il profilo molto basso. Ci sono molti trionfalismi". 

PIU' FORTE - "Non so se è più forte. Abbiamo sostituito giocatori ottimi che sono partiti con altri giocatori ottimi che sono arrivati. Sono contento".

RISPOSTA A DE LIGT - "Alzare l'asticella? Un passetto alla volta, poi le cose cambiano. Il 10 gennaio eravamo morti l'anno scorso, poi il girone di ritorno straordinario, fino all'Inter la media era impressionante. Lì è finita la stagione. Abbiamo rincorso la partenza sbagliata. Ci vuole molta attenzione, ora le partite sono diverse. Tra 1 mese e mezzo tutti saremo in condizione. Ecco perché domani ci vuole la partita giusta, da Juventus".