CHI RECUPERA - "Per domani, a parte Locatelli, tutti gli altri non li recuperiamo. Giocatori per giocare una gara importante ne abbiamo, giocheranno sicuramente dei giocatori visti a Lecce, qualche giovanotto, sarà un buon test anche per loro. Domani è importante, oggi è una conferenza strana, la prima per me dopo 12 anni che giochiamo prima dell'ultima partita senza il risultato del passaggio del turno, o che sia decisiva per la Champions. Domani è decisiva per l'Europa League, la competizione dove dobbiamo cercare di andare. E' bella, importante, è sempre Europa. Serve la partita giusta, affrontiamo una delle più forti d'Europa".
FORTUNA - "La fortuna serve sempre, chi abbiamo a disposizione bastano, possiamo giocare una bella partita, ma serve una gara intelligente, tecnicamente valida, bravi in fase difensiva. A Parigi regalati due gol su due situazioni evitabili, bisogna avere fiducia, come a Lecce. Domani i valori sono diversi, ma serve essere fiduciosi su domani sera".
EUROPA LEAGUE - "Fastidio oppure opportunità? Tutto è opportunità. Inutile parlarne ora, vediamo se siamo stati bravi, altrimenti accettiamo con dispiacere e malincuore. Non ci voglio pensare, penso a domani, a fare il massimo".
LOCATELLI E FAGIOLI - "Locatelli sta meglio, domani manca anche McKennie, ha quest'edema che non si capisce se è dato da un colpo o da uno stiramento, verrà valutato meglio. Di centrocampisti ho Rabiot, Locatelli, Fagioli e Miretti".
POGBA - "Con Paul non ho ancora parlato, avevamo parlato in precedenza, inutile ripetere quanto detto. Una volta presa la decisione di non essersi operato, è normale che le speranze e le possibilità che Pogba possa rientrare per la Juve e con il Mondiale, erano già ridotte al lumicino. Era dispiaciuto, fino a questo momento noi siamo stati penalizzati perché non avevamo mai avuto un giocatore come lui".
RABIOT - "Passato da giocare a fare partite importanti, con inserimenti, a tanta intelligenza tattica come a Lecce. Sta migliorando nelle prestazioni, a livello tecnico e tattico, ha raggiunto una maturità ottima, è un bene per la Juve e credo anche per la Francia".
MESSI - "Credo che sia stato sempre il migliore al mondo, ogni anno non può essere uguale. Credo sia un anno straordinariamente importante, per il PSG e per il Mondiale, ha 35 anni e sono gli ultimi anni di quella sua straordinaria carriera".
SENZA OTTAVI - "Brucia tantissimo, sono ancora molto arrabbiato e dispiaciuto. Il fatto di non potersi confrontare da marzo in poi con i migliori d'Europa ci deve far male dentro, ma creare rabbia e stimoli sul prosieguo della stagione, serve avere una reazione. I ragazzi l'hanno avuta a Lecce, ma dopodomani ci pensiamo al campionato, avremo 3 partite molto difficili. Le prestazioni in Champions, come risultati, sono bruttissime. Ti fanno vedere i risultati in campionato anche in maniera più negativa di come assolutamente non sono. Ma ci penseremo dopodomani".
INFORTUNI MUSCOLARI - "E' stata fatta un'analisi? Credo che quest'anno, con tante partite così compresse, la media si è notevolmente alzata. Quando parti in un campionato con tre giocatori che teoricamente sono fuori dalle competizioni, non sono i 3 che non ci sono sono, ma devi affrontare 21 partite con giocatori che giocano più partite. McKennie ha fatto 15 partite di fila più la nazionale, magari ha preso una botta; Iling ha preso una botta e rischiava con la caviglia rimasta in terra anche tibia e perone. Abbiamo avuto infortuni muscolari che ci stanno, sicuramente avremo sbagliato qualcosa, ma abbiamo avuto infortuni traumatici, su quelli non possiamo farci niente. Parliamo dei presenti: abbiamo 4 partite che ci portano alla sosta, lunedì per l'Inter credo che avremo a disposizione Di Maria e Bremer, da lunedì per le ultime due anche Paredes, credo, se tutto procede per il meglio. Per gli altri ci rivedremo a gennaio".
SU VLAHOVIC - "Vlahovic domani non è a disposizione, è 3 giorni che non si allena, speriamo di averlo con l'Inter. Scusate, Vlahovic non è che torna a gennaio. Ogni tanto me li dimentico, sarà l'età...".
IL BORSINO DEI GIOVANI - "Appena abbiamo finito a Lecce, la preoccupazione è stata questa, com'è normale. Da un lato c'è l'aspetto negativo, che vengano esaltati i giovani com'è giusto che sia, da tutti. E quindi un ragazzo di 20 anni che viene catapultato non è facile che rimanga in equilibrio; dall'altro, mi sono segnato tutti i giovani alla Juve, sono una quindicina dal 2000, 2001, 2002, 2003, 2005, ci sono tanti ragazzi bravi tra Next Gen e Primavera. Non possiamo pensare e credere che un ragazzo che non ha esperienza di partite internazionali e nazionali, con la Juventus - che ha un peso completamente diverso dagli altri -, possa, oltre a dare entusiasmo, spensieratezza ed energie, possa avere le responsabilità di risolvere i problemi della Juventus. Devono lavorare come ogni giovane, come chi ha meno esperienza. In maniera serena e tranquilla. Se giocano qui hanno qualità, non sono matto. Chi ha giocato finora, ha giocato con me. A partire da Kean nel mio ultimo anno, fino all'ultimo che ha debuttato l'altro giorno. Vuol dire che c'è un buon lavoro sotto, ci sono ragazzi bravi, ma ci vuole un percorso. All'interno di una rosa, ci sono 10-12 giocatori... pensiamo anche a Rovella, Ranocchia e De Winter, stanno giocando in Serie A e c'è stato un buon lavoro. Non pensiamo a ragazzi con poche partite, che possano risolvere le partite e portare la Juventus a vincere. Ci vuole equilibrio come in tutte le cose, ci sono giocatori d'esperienza e di valore con ragazzi con freschezza ed energie, che vengono inseriti pian piano, già che sono con loro vuol dire che hanno valore. Noi dobbiamo essere bravi, io come allenatore e la società lo sta facendo: si cerca di mantenere un equilibrio. Alla Juve, la prima, la seconda, il primo mese, il primo anno: giocano tutti. Ma al secondo anno, quando devi confermarti, diventa più difficile. Per giocare tanti anni alla Juve devi avere una forza mentale, oltre che tecnica, che va al di là delle disquisizioni tecniche che un ragazzo o un giocatore può avere. Deve avere una forza mentale diversa da tutti per stare anni alla Juventus, o in una squadra che vince. La Juve è unica per pressione, per questo ci vuole pazienza. Non è che uno gioca 10 minuti e diventa... quanto fatto a Lecce, col Psg è già dimenticato. Bisogna mettersi sempre in discussione, il giorno dopo. La Juve non è costruita e ricostruita per obiettivi passeggeri. Dev'essere costruita per obiettivi finali. Ci si arriva attraverso gli obiettivi passeggeri. Detto questo: Miretti, che ha qualità straordinarie, gli ho parlato ieri. Non può sbagliare l'ultimo passaggio tre volte come a Lecce. Non può sbagliare 5 volte se sta davanti al portiere, ma fa parte della crescita. Magari un ragazzo che ha fatto una giocata straordinaria, un colpo di tacco straordinario, pensa d'aver fatto tutto. Invece manca l'ultimo pezzo. Dico sempre: su un chilometro, 900 metri corrono tutti, i 100 metri corrono in pochi. E' lì la differenza, nella testa".
STANCHEZZA - "Giochiamo sabato o domenica? Se fosse stato sabato, sarebbe stata partita persa. Giochiamo domani sera, non c'è stanchezza, c'è tempo per recuperare e c'è anche lo stadio sold out, dobbiamo fare il meglio possibile. Da giovedì penseremo all'Inter".
EUROPA LEAGUE OCCASIONE PER I GIOVANI - "Credo che, alla Juventus, non hai la possibilità di far giocare. Rappresentiamo una società nata per vincere. Non è che andiamo in campo per divertire, altrimenti diciamo una roba diversa: giochiamo coi giovani, il resto è tutto di più. La Juve deve recuperare punti, ora i giovani sono straordinariamente utili e importanti, danno energia e sono bravi e tecnici, altrimenti non giocherebbero Attendiamo gli altri, che stanno per recuperare. Cuadrado ha giocato tutte le partite, altri hanno giocato tanto. Concentriamoci su quelli che abbiamo, sono contento, a Lecce è stata anche una gara divertente, vedere i giovani giocare una partita difficile, perché non era facile giocare in quel momenti lì a Lecce... sono stati molto bravi. Anche chi era in campo, i più anziani, li hanno sostenuti, hanno dato tranquillità ed energia".
PERIODO PIU' DIFFICILE - "Cos'è successo? In questi mesi, per infortuni, dove potevamo fare meglio, ma c'è anche la casualità... domenica, lo dico per sorridere, Locatelli non viene per problemi personali, McKennie è morto a fine primo tempo, metto Fagioli e fa gol. A volte si va oltre quanto si studia. Io sono molto arrabbiato e dispiaciuto di essere uscito dalla Champions, da marzo in poi bisogna sempre arrivare a competere con i migliori. Ci deve far riflettere sull'occasione. In campionato ne parleremo poi, vediamo cosa succede alla fine di queste 3 partite difficili e importanti".
CHIESA - "Facciamo una roba: a scuola sono andato poco, allora lo scrivo. Chiesa momentaneamente non è nelle condizioni ideali per affrontare una partita. Sta bene, sta meglio. L'ho visto dopo Lisbona, ha fatto una partita, poi ha avuto praticamente 4 giorni di recupero. Ieri ha iniziato parzialmente. Non è nelle condizioni ottimali, speravo di averlo il più presto possibile, di averlo ancora magari nell'ultima settimana. Ma ad oggi non è così. Anche lui spero di averlo il più presto possibile, come speravo per Pogba, come tutti della rosa perché tutti diventano utili e importanti per far sì che la Juve centri gli obiettivi. Succedono anche queste cose e bisogna ovviare agli imprevisti".