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Il dibattito continua ad accentrarsi, come è giusto che sia, suMassimiliano Allegri. L'allenatore è lui e se una squadra che sta lottando per lo scudetto poi crolla facendo sette punti in nove partite, è impossibile non focalizzare le attenzioni sulla guida tecnica. Riduttivo e sbagliato, pensando al presente e al futuro però è concentrarsi esclusivamente su Allegri. C'è un "mondo" dietro che non sta andando e ci si chiede perché Cristiano Giuntoli non intervenga.

La sensazione è che tanti, troppi giocatori si stiano "nascondendo" dietro l'eterno dibattitto su Allegri, non facendosi carico delle responsabilità che invece dovrebbero avere in un momento così e vestendo la maglia della Juventus. Allegri è il miglior parafulmine possibile. L'analisi dopo una  prestazione come quella di ieri all'Olimpico contro la Lazio  non può esaurirsi a chi sta seduto in panchina. Se l'allenatore - come sta accadendo - non è in grado di tirare fuori la squadra dalla crisi, lo deve fare qualcun altro. A partire dai giocatori stessi.

Soprattutto a partire da quei giocatori che compongono - teoricamente - la base forte della Juventus. Manuel Locatelli sta finendo la terza stagione in bianconero. Il rendimento però non è mai davvero cresciuto nell'arco della sua esperienza a Torino; il "non gioco" della Juve non basta a spiegare certi errori. Adrien Rabiot, probabilmente il giocatore più "internazionale" che ci sia al momento alla Juve, deve ritrovarsi e in una situazione così ci si aspetta che non "scivoli" in certi comportamenti.  Il capitano, Danilo, non riesce a scuotere i compagni e forse neanche sé stesso in questo momento. Federico Chiesa continua a vivere una stagione nel limbo. Anche ieri la sua gara è stata un "vorrei ma non riesco, o non posso". Vlahovic ha abbandonato la Juve nel momento più delicato dopo averla trascinata in precedenza. Lo stesso Szczesny, il più lucido di tutti - come sempre - nelle interviste, ha rischiato di "combinarla" grossa all'Olimpico.

Allegri presto potrebbe non essere più alla Juventus, se non subito, a fine stagione. E poi? Una volta che è andato via? Che gruppo rimane? Una risposta la avremo già nelle prossime partite. E' il momento che i giocatori più rappresentativi tirano fuori la squadra dalle difficoltà, prima che sia davvero troppo tardi per tutti.